Fca Termoli: di lavoro non si può morire
Un
nostro collega è morto stanotte mentre lavorava, dopo quasi 30 anni di
fiat. Anche lui, come tanti, aveva chiesto di non tornare a lavorare su
questo turno massacrante con un lavoro già di per sé pesantissimo.
È
morto in una fabbrica virtuosa, che oltre al necessario, sovvenziona
ulteriori progetti di "salute e sicurezza", tra i quali l'ultimo, "il
progetto cuore". … Una fabbrica che, evidentemente non ha tenuto nella
giusta considerazione i precedenti malori di Massimo, sopraggiunti
mentre lavorava. … Che non ha tenuto conto che Massimo prendesse la
pillola per la pressione. … Che non ha tenuto conto che Massimo avesse
espressamente chiesto di non fare la notte perché non ce la faceva.
Questa
è la stessa fabbrica che non ha tenuto conto, delle richieste di tanti
di noi, che invece, al posto di Massimo, avevano contemporaneamente
chiesto di poter lavorare la notte, magari perché monoreddito, ed in
miglior salute. A Massimo si è fermato il cuore e noi avremmo voluto che
tutta la fabbrica si fermasse con lo sciopero proclamato. perché di
lavoro e sul lavoro non si può è non si deve morire.
Nessun commento:
Posta un commento