lunedì 21 settembre 2015

pc 21 settembre - Grecia vince l'astensione e il boicottaggio elettorale -Tsipras come Renzi fa fuori la 'sinistra' - ottiene il 17% dei voti, rispetto al corpo elettorale, mentre si estende l'alleanza con la destra e avanzano sia pur di poco i neonazisti - nessun successo per le liste dell'elettoralismo di sinistra: i troskisti di Unità popolare, Antarsya, i revisionisti del KKE





Syriza ha ottenuto il 35.47% dei voti, solo un punto in meno rispetto alle elezioni di inizio anno, e anche i nazionalisti di destra di Anel, che i sondaggi avevano già cancellato dalla mappa parlamentare, riescono invece a superare l’asticella del 3% e ad ottenere 10 seggi con il 3.69% dei voti.
Ha votato solo il 56.5% degli aventi diritto, mentre a gennaio alle urne si erano recati il 64% dei greci. Le elezioni di ieri hanno fatto registrare uno dei tassi di partecipazione tra i più bassi della storia della Grecia del secondo dopoguerra,
Rispetto a gennaio Syriza ha perso 4 seggi, e Anel deve rinunciare a tre eletti avendo perso un punto percentuale.
Unità Popolare, nonostante la notorietà dei suoi animatori, non sono riusciti neanche a superare lo sbarramento del tre per cento, e con il 2.86% sono rimasti fuori dal parlamento  Sarebbe bastato lo 0.8% conquistato da Antarsya a far superare l’asticella ad Unità Popolare
I comunisti del KKE hanno “resistito” ottenendo esattamente quel 5.5% che avevano strappato a gennaio, ma in una situazione tale ci si poteva e doveva aspettare un risultato migliore che capitalizzasse il fallimento storico e strategico di Syriza.
Nuova Democrazia ferma sul 28% già conquistato a gennaio, i socialisti alleati di Dimar che dal 4.7 e 13 seggi sono risaliti al 6.28% e 17 eletti; e poi i liberali di To Potami che pur scendendo dal 6.05 (17 seggi) al 4.1% (11) vengono affiancati dall’Unione di centro (3.43 e 9 eletti).
I neonazisti di Alba Dorata, che comunque  si confermano come terzo partito, ma portano la loro pattuglia in parlamento da 17 a 18 eletti, ottenendo un 7% tondo tondo nonostante pochi giorni fa il loro leader, Michaloliakos, si sia assunto la responsabilità politica dell’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas rivendicando di fatto la linea squadrista del movimento. 

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