giovedì 14 maggio 2015

pc 14 maggio - Dopo 1° Maggio a Milano continua la repressione tra Provocazioni e Montature poliziesche, riceviamo e pubblichiamo

Con richiesta di massima diffusione:

Oggi pomeriggio,  martedì 12 maggio 2015, a Milano si è verificato un episodio che riteniamo importante denunciare. Un manipolo di loschi individui (7/8), in borghese, ma qualificatisi come poliziotti (senza esibire alcun documento né alcun mandato di perquisizione), si sono presentati alla porta di due appartamenti occupati da alcuni compagni, già perquistiti lo scorso 30 aprile, nel quartiere Prealpi di Milano. I loschi individui erano dotati di chiavi (sottratte durante la precedente perquisizione) e sono riusciti a entrare in uno dei due appartementi, mentre nell’altro, non riuscendo a entrare a causa del cambio della serratura, stavano provando a scassinare l’entrata quando sopraggiungevano sul luogo i primi compagni allertati da persone del quartiere. Dopo un breve ed edificante scambio di battute, i compagni decidono di chiamare un avvocato di fiducia. A questa notizia, i loschi individui hanno deciso prontamente di andarsene, con fare circospetto e con un raccoglitore sotto braccio. Alcuni di loro salivano poi su una Fiat Punto bianca (targata EK 612 HW) e se ne andavano. Non sappiamo quale furfanteria andassero menando (collocare microspie? spaventare qualcuno?). Quello che sappiamo è che negli ultimi giorni in quartiere sono state più volte avvistate macchine in borghese di loschi individui aggirarsi nei paraggi, così come sappiamo che alcuni compagni sono stati apertamente minacciati dalla polizia del Commissariato di Quarto Oggiaro che a conclusione delle perquisizioni del 30 aprile dichiaravano: “da ora in poi il nostro commissariato vi dichiara guerra”. Sappiamo infine che non saranno questi atteggiamenti pseudo-mafiosi ad intimorirci.

Compagni e compagne del quartiere

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