Federica Mogherini ha definito la situazione nel Mediterraneo "senza precedenti", invocando una risposta "eccezionale, immediata e coordinata" da parte di una coalizione internazionale. Ma in nome della difesa della vita degli immigrati, ha chiesto aiuti ai paesi di origine e di transito dei migranti, migliori controlli alle frontiere in Libia e nei paesi confinanti, una serie di missioni contro i trafficanti di esseri umani e gli scafisti e la suddivisione dei profughi attraverso un meccanismo di quote tra i Paesi dell'Unione.
L'Alto commissario Ue ha detto anche che il mandato dell'operazione navale in acque libiche è in via di elaborazione a Bruxelles e verrà sottoposto al Consiglio Europeo del 18 maggio.
Le proposte dell'Alto commissario Federica Mogherini sono state ufficialmente definite come "preoccupanti" da parte dei libici: "Il governo libico non è stato consultato da parte dell'Unione Europea. Ci hanno lasciato all'oscuro di ciò che sono le loro vere intenzioni sul tipo di azioni militari che stanno per prendere nelle nostre acque territoriali: questo è davvero preoccupante. [...] Vorremmo sapere come pensano di distinguere tra le imbarcazioni dei trafficanti e quelle dei pescatori". ha dichiarato Ibrahim Dabbashi, ambasciatore libico all'Onu.
L'obiettivo della Mogherini è ottenere una risoluzione Onu con il beneplacito, o il silenzio, di Cina e Russia e porre l'Italia alla guida di una coalizione internazionale. l'Alto commissario Ue vorrebbe affrontare l’emergenza migranti nel Mediterraneo con una risoluzione ispirata al “Chapter VII” della Carta Onu, uno strumento giuridico che potrebbe autorizzare un’azione di forza con l'obiettivo di sbaragliare i trafficanti di uomini.
Secondo il Guardian il piano Mogherini prevede una serie di attacchi militari contro le imbarcazioni degli scafisti in Libia per frenare l’afflusso dei migranti verso l’Europa attraverso il mar Mediterraneo; quindi, affondare i barconi o, comunque, impedirne la partenza anche con la forza, minando le basi del business dei trafficanti.
Oltre alla risoluzione al Consiglio di Sicurezza Onu Federica Mogherini porterà al Consiglio Esteri Ue del 18 maggio prossimo una proposta per la creazione di un Cmc, acronimo inglese per "Concetto di gestione di crisi": si tratta di una missione euromediterranea di cui l'Italia assumerebbe la guida (per motivi geografici più che pratici), avendo anche facoltà di proporne comandante e sede (che potrebbe essere Roma). Il lancio della missione potrebbe avvenire definitivamente il prossimo giugno: secondo le indiscrezioni stampa Regno Unito, Francia e Spagna sarebbero già nella lista dei partecipanti e si ritiene che non dovrebbe essere difficile coinvolgere oltre dieci Paesi dell'Unione.
Il Cmc di fatto potrebbe essere una soluzione parallela, o alternativa, alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu: obiettivo è un pattugliamento europeo delle acque internazionali mediterranee più efficace, e semmai intervenire su richiesta dei governi libici, fino ad avvenuta risoluzione Onu per permettere l'avvicinamento alle coste ed eventuali truppe di terra antiscafisti.
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