Così titola la repubblica di Palermo di oggi, mentre il Sole
24 ore parla di "ultima spiaggia" e qualche altro di "ore
decisive"… ma oramai hanno quasi tutti il tono della presa in giro, perché
che questa "vertenza" si sia trasformata in barzelletta lo hanno
capito quasi tutti… tranne forse i sindacalisti che, ancora una volta, si sono
detti prima delusi, poi meravigliati e poi come sempre speranzosi…
Mentre gli operai si preparano ad un sit-in venerdì 19,
davanti lo stabilimento di Termini Imerese, in concomitanza con il nuovo
incontro previsto al Mise, durante il quale l'azienda dovrebbe presentare il
piano industriale, proviamo a fare il punto su questa ennesima nuova proposta
avanzata dal Ministero dello Sviluppo (?) Economico.
Nell'incontro previsto per martedì scorso il ministro dello
Sviluppo Economico De Vincenti ha annunciato "a sorpresa" che la
Grifa non era più della partita e che adesso, ci ricorda il Sole24Ore di ieri: "Il
nuovo cavaliere bianco per Termini Imerese si chiama Metec... È invece uscita
completamente di scena, per "mancata capitalizzazione" la proposta di
Grifa il cui piano industriale prevedeva la produzione di auto ibride nel sito
che fa tuttora capo alla Fiat; sparito anche il fantomatico finanziatore
brasiliano (Banco Brj)." E qui, tutti coloro che avevano dato per certo
l'accordo, a cominciare dal nuovo segretario generale della Cisl, Annamaria
Furlan, che aveva parlato di "'accordo innovativo' e di 'un progetto vero
e solido dal punto di vista finanziario che salvaguarda l'occupazione, pure
nell'indotto." (che profonda lungimiranza!) dovrebbero chiedere scusa e
nascondersi per sempre! E invece...
La Metec "è la holding di un gruppo che produce
componenti auto con attività in Italia, Polonia e Brasile; il bilancio 2013 si
è chiuso con 270 milioni di euro di fatturato consolidato, un utile di 6
milioni e un patrimonio netto a fine anno di 58 milioni. De Vincenti ha
definito la sua solidità industriale "fuori discussione". (!) La più
nota fra le controllate di Metec è la carrozzeria Stola; oltre metà del
fatturato deriva dalla Stola do Brasil."
"In una conversazione con il Sole24Ore, Ginatta, l'amministratore
delegato di questa azienda, "67 anni, è amico di lunga data della famiglia
Agnelli (era con loro in tribuna a vedere la Juventus ai tempi dell'Avvocato) e
ha in passato rilavato varie aziende dal gruppo Fiat"; si dice "molto ottimista"
sull'operazione ma avverte che "abbiamo ricevuto due ore fa la bozza di
contratto per la cessione di ramo d'azienda, e i tempi sono strettissimi".
Non è detto, dunque, che l'operazione vada in porto; anche l'ammontare
degli investimenti complessivi previsti non è definito, ma sarà comunque
inferiore ai 100 milioni del progetto Grifa."
I soldi, come si sa, dovrebbe metterli la regione Sicilia
che ieri "ha approvato l'accordo di programma (ma quante volte lo approva
questo programma!?) che prevede complessivamente 140 milioni di euro di
finanziamento per i futuri investimenti e contratti di sviluppo; ad essi si
aggiungeranno da un lato i fondi che verranno messi a disposizione dal
ministero dello Sviluppo Economico, dall'altro i 150 milioni della stessa
Regione destinati al miglioramento delle infrastrutture." Non solo per lo
stabilimento Fiat quindi, ma per tutta l'area industriale di Termini! Quindi
potrebbero non bastare!
"Il contratto approvato ieri in Regione – ricorda Linda
Vancheri, assessore (si fa per dire!) alle Attività produttive – copre, oltre
che l'impianto ex Fiat di Termini Imerese, anche un a parte dell'indotto; si
tratta di un accordo "open", ovvero resta valido anche dopo il cambio
di cavallo avvenuto ieri in corsa tra Grifa e Metec."
Sulla "solidità finanziaria" sembra questa volta
che nessuno abbia dubbi. Sarà la volta buona, allora? Chissà. Intanto i dubbi,
come si è visto, ci sono: se si tratta di componentistica per esempio è chiaro
che ci vuole tempo per riorganizzare la fabbrica e quindi i pochi mesi per
ripartire di cui parla la Metec non sono credibili. Mentre se si tratta di produrre
auto elettriche o ibride i problemi potrebbero essere ancora maggiori, mentre
la cosa più "semplice" sarebbe quella di assemblare auto.
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