La scelta di riprendere il 1° aprile la trattativa sta bene
ad indicare la presa in giro che stanno subendo gli 80 mila operai Fiat in
attesa del contratto. Infatti, lo stesso giornalista del sole 24 ore è
costretto ad ammettere che gli operai "si augurano non sia uno scherzo"!
E invece ancora una volta la contrattazione tra le organizzazioni sindacali
Cisl, Uil, Ugl, Fismic e Quadri e la Fiat è proprio uno scherzo dato che: primo,
l'azienda non vuole dare niente perché dice che non ha soldi e Di Maulo,
segretario della Fismic è in sostanza d'accordo, se è vero, come riporta
appunto il sole 24 ore di oggi, che dice: "Siamo consapevoli … che l'azienda
deve affrontare ingenti investimenti. Ma non ci si può occupare solo dei
macchinari, dimenticandosi dei lavoratori". I soldi per gli investimenti,
a miliardi, la Fiat/Chrysler se li fa dare o prestare dagli Stati o dalle
banche e trova anche quelli per dare i milioni di stipendio a Marchionne,
quindi è una "consapevolezza", quella di Di Maulo, solo a favore del
padrone (come sempre!). La Fiat, come dimostra ogni giorno, non dimentica
affatto i lavoratori, anzi, se ne ricorda tanto bene che li licenzia, li mette
in cassa integrazione di ogni tipo, li addestra affinché lavorino ancora di più…
Secondo, la richiesta che hanno fatto i sindacati
all'azienda è di 70 euro! Perfino il governo Renzi ha fatto una promessa più
alta ai lavoratori che guadagnano meno di 1500 euro al mese!
Non solo, ma la Fiat continua imperterrita ad applicare il
"suo" contratto a tutte le aziende che acquisisce come la Vm,
disdettando gli accordi sull'integrativo e abbassando di fatto il salario di
tutti gli operai!
***
Contratti. Il 1° aprile l'incontro
La Fiat disdetta l'integrativo Vm
Fiat e sindacati (senza la Fiom) hanno scelto il primo
aprile per riprendere la trattativa sul contratto, ma gli 80 mila lavoratori
del gruppo interessati all'accordo si augurano che non si tratti di uno
scherzo. Soprattutto per quanto concerne gli aspetti economici.
La trattativa era stata sospesa il 5 febbraio, dopo che si
era conclusa la discussione sugli aspetti meno problematici, legati agli
aspetti normativi, agli orari. Con l'intesa, tra l'altro, su un miglioramento
del welfare aziendale reso più efficiente. Ma il nodo, sin dall'inizio della
trattativa, riguardava gli aspetti economici. La Fiat aveva chiarito subito
che, vista la situazione complessiva, gli aumenti erano da escludere. Ma il
sindacato ha insistito sul riconoscimento, in termini economici, dell'impegno
dei lavoratori.
"Siamo consapevoli – spiega Roberto Di Maulo,
segretario della Fismic – che l'azienda deve affrontare ingenti investimenti.
Ma non ci si può occupare solo dei macchinari, dimenticandosi dei lavoratori".
Tenendo però conto dell'inflazione ai minimi termini, dei soldi che entreranno
in busta paga per la riduzione del cuneo fiscale, della ripresa che sarà
modesta. La soluzione individuata dai sindacati prevede che, per quest'anno,
non ci sono aumenti in paga base, ma solo legati all'incremento della
produttività. Mentre dal prossimo anno si tornerebbe ad aumenti
più"tradizionali". "Deve comunque essere chiaro – afferma Di
Maulo – che on si può arrivare all'intesa senza qualche aumento
retributivo".
Per il gruppo del Lingotto, però, si è aperto un nuovo
fronte. A Cento (Ferrara) la Fiom ha proclamato per oggi due ore di sciopero
nello stabilimento Vm dove poco meno di 1.200 lavoratori producono motori di
alta gamma per Maserati, Chrysler, Jeep, ma anche per i taxi londinesi.
"Riteniamo inaccettabile – spiegano alla Fiom – la comunicazione Fiat
della disdetta del contratto nazionale e della contrattazione aziendale degli
ultimi 43 anni. Viene cancellata una storia di relazioni sindacali e di
progresso sociale ed economico". La Fiom accusa la Fiat di non rispettare
le intese raggiunte il l7 maggio dello scorso anno in merito alle assunzioni ed
alla contrattazione aziendale ferma dal 2008.
Ma al Lingotto – dove non si è apprezzato uno sciopero proclamato
mentre sono in corso gli incontri tra azienda e sindacato – si limitano a
ricordare che la Vm da un paio di mesi è passato sotto il completo controllo
azionario della Fiat. E, di conseguenza, anche alla fabbrica di Cento si deve
applicare il contratto valido nell'intero gruppo.
Il sole 24 ore
21/3/14
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