L'intervista sulla Repubblica di oggi rilasciata
dal Ministro del Lavoro del governo Renzi, Poletti, sul Jobs act
è uno specchio della politica di governo totalmente prona ai padroni.
Sappiamo bene che i governi in questo sistema borghese sono al servizio degli interessi del capitale, ma... un pò di decoro, Poletti...!
(Dall'intervista) "Ecco ministro parliamo dei paletti levati: aumentare le possibili
proroghe di un contratto a termine da una a 8 volte entro 36 mesi senza
dovere nemmeno specificare le causali, è o no un inno alla precarietà?
«No, perché queste modifiche permetteranno all’azienda di assumere con maggiore tranquillità e daranno ai lavoratori maggiori possibilità di ottenere tre anni continuativi di lavoro».
Tre anni con il cuore in gola ogni quattro mesi per l’attesa del rinnovo e con l’impossibilità di ottenere un mutuo in banca?
«Chiariamo una cosa: oggi di contratti a termine che durano 36 mesi ne vedo in giro pochissimi. Le aziende, temendo vertenze proprio sulla causalità, mandano a casa i ragazzi dopo pochi mesi e ne assumono altri al loro posto... Questa situazione merita di essere difesa? Allora io, come ministro non ho capito nulla ».
Quindi il ragionamento di questo ministro Poletti è banale quanto spudorato:
primo, i contratti a termine si fanno per dare tranquillità alle aziende, punto! (i lavoratori dovrebbero fare i salti di gioia se e quando riuscissero a lavorare per 36 mesi: proprio un colpo di fortuna... non c'è che dire! Che pretendono?!); secondo, siccome le aziende mandano a casa i ragazzi dopo pochi mesi con la normativa attuale, noi gliela cambiamo... così li possono mandare a casa dopo "ben" 36 mesi; Della serie: padroni cosa vi serve? Basta dirlo e il governo lo fa... I capitalisti fanno i banditi? Poletti/Renzi cambia le regole a loro comodo... Qual'è il problema? (c'è da dire, ad onor del vero, che però ad un certo punto forse a Poletti viene un dubbio: "Allora io, come ministro non ho capito nulla,,,").
(Continua l'intervista): Secondo lei il lavoro si crea aumentando la flessibilità?
«No, ma oggi il 67,9 per cento delle assunzioni è a termine. Devo partire da qui... Se facilito l’azienda nel rinnovare il contratto allo stesso ragazzo per tre anni di fila, è più probabile che alla fine dei tre anni – sempre che la domanda di lavoro persista – quell’imprenditore decida di assumerlo a tempo indeterminato..."
Idem come sopra: siccome i padroni non assumono più a tempo indeterminato... io, ministro responsabile (responsabilmente servo), gli rendo più semplice assumere a termine come loro desiderano; (per i ragazzi, beh... forse alla fine dei tre anni quell'imprenditore deciderà di assumerlo a TI, ma sempre che "la domanda di lavoro persista...").
Con questa stessa logica il governo sta già pensando alla famigerata trovata del salario minimo (calma... non per i disoccupati, ma per i lavoratori); i padroni non pagano il salario contrattuale? Allora, facciamo per legge un salario minimo inferiore a quello contrattuale, e abbiamo risolto il problema...!
(Continua l'intervista): Ma essere osannato dagli industriali di Torino, che parlano di misure «perfette», e criticato dal sindacato le crea qualche imbarazzo?
«... Ma avere norme giuste che non producono effetti o ne producono di contrari è peggio...
"Quindi bisogna fare norme ingiuste... (benchè giustissime per i padroni...)
(Continua l'intervista): ... come funzionerà il sussidio universale di disoccupazione?
«Chi avrà diritto ad un sostegno, perché senza occupazione o in difficoltà, dovrà restituire alla collettività il favore ottenuto. Sarà un vero e proprio cambio di mentalità rispetto ai lavori socialmente utili, perché lì il comune ti pagava se facevi qualcosa, qui ti rimetti in gioco...".
"Restituire il favore ottenuto..."!? Come, agli operai viene tolta la cassintegrazione, viene data un'indennità più bassa, viene tagliato ogni legame con l'azienda... e devono restituire il "favore"?? Poi non si capisce perchè prima era il Comune che utilizzando il lavoratore (LSU) (per fare lavori necessari pagati a pochi soldi e senza contributi reali, con buon risparmio per l'amministrazione pubblica) era in debito, ora dovrebbe essere il lavoratore in "debito"?
MA, VA BENE CHE VA BENE, MA E' POSSIBILE CHE SEMPRE PIU' CI DANNO MINISTRI OLTRE CHE REAZIONARI, STUPIDI?
«No, perché queste modifiche permetteranno all’azienda di assumere con maggiore tranquillità e daranno ai lavoratori maggiori possibilità di ottenere tre anni continuativi di lavoro».
Tre anni con il cuore in gola ogni quattro mesi per l’attesa del rinnovo e con l’impossibilità di ottenere un mutuo in banca?
«Chiariamo una cosa: oggi di contratti a termine che durano 36 mesi ne vedo in giro pochissimi. Le aziende, temendo vertenze proprio sulla causalità, mandano a casa i ragazzi dopo pochi mesi e ne assumono altri al loro posto... Questa situazione merita di essere difesa? Allora io, come ministro non ho capito nulla ».
Quindi il ragionamento di questo ministro Poletti è banale quanto spudorato:
primo, i contratti a termine si fanno per dare tranquillità alle aziende, punto! (i lavoratori dovrebbero fare i salti di gioia se e quando riuscissero a lavorare per 36 mesi: proprio un colpo di fortuna... non c'è che dire! Che pretendono?!); secondo, siccome le aziende mandano a casa i ragazzi dopo pochi mesi con la normativa attuale, noi gliela cambiamo... così li possono mandare a casa dopo "ben" 36 mesi; Della serie: padroni cosa vi serve? Basta dirlo e il governo lo fa... I capitalisti fanno i banditi? Poletti/Renzi cambia le regole a loro comodo... Qual'è il problema? (c'è da dire, ad onor del vero, che però ad un certo punto forse a Poletti viene un dubbio: "Allora io, come ministro non ho capito nulla,,,").
(Continua l'intervista): Secondo lei il lavoro si crea aumentando la flessibilità?
«No, ma oggi il 67,9 per cento delle assunzioni è a termine. Devo partire da qui... Se facilito l’azienda nel rinnovare il contratto allo stesso ragazzo per tre anni di fila, è più probabile che alla fine dei tre anni – sempre che la domanda di lavoro persista – quell’imprenditore decida di assumerlo a tempo indeterminato..."
Idem come sopra: siccome i padroni non assumono più a tempo indeterminato... io, ministro responsabile (responsabilmente servo), gli rendo più semplice assumere a termine come loro desiderano; (per i ragazzi, beh... forse alla fine dei tre anni quell'imprenditore deciderà di assumerlo a TI, ma sempre che "la domanda di lavoro persista...").
Con questa stessa logica il governo sta già pensando alla famigerata trovata del salario minimo (calma... non per i disoccupati, ma per i lavoratori); i padroni non pagano il salario contrattuale? Allora, facciamo per legge un salario minimo inferiore a quello contrattuale, e abbiamo risolto il problema...!
(Continua l'intervista): Ma essere osannato dagli industriali di Torino, che parlano di misure «perfette», e criticato dal sindacato le crea qualche imbarazzo?
«... Ma avere norme giuste che non producono effetti o ne producono di contrari è peggio...
"Quindi bisogna fare norme ingiuste... (benchè giustissime per i padroni...)
(Continua l'intervista): ... come funzionerà il sussidio universale di disoccupazione?
«Chi avrà diritto ad un sostegno, perché senza occupazione o in difficoltà, dovrà restituire alla collettività il favore ottenuto. Sarà un vero e proprio cambio di mentalità rispetto ai lavori socialmente utili, perché lì il comune ti pagava se facevi qualcosa, qui ti rimetti in gioco...".
"Restituire il favore ottenuto..."!? Come, agli operai viene tolta la cassintegrazione, viene data un'indennità più bassa, viene tagliato ogni legame con l'azienda... e devono restituire il "favore"?? Poi non si capisce perchè prima era il Comune che utilizzando il lavoratore (LSU) (per fare lavori necessari pagati a pochi soldi e senza contributi reali, con buon risparmio per l'amministrazione pubblica) era in debito, ora dovrebbe essere il lavoratore in "debito"?
MA, VA BENE CHE VA BENE, MA E' POSSIBILE CHE SEMPRE PIU' CI DANNO MINISTRI OLTRE CHE REAZIONARI, STUPIDI?
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