mercoledì 19 marzo 2014

pc 19 marzo - in Parlamento c'è la feccia del paese- per cui ci può essere una lurida fascista come la Mussolini, con marito puttaniere e parapedofilo, e che cerca di farsi passare per difensora delle donne.. la solidarietà dei parlamentari e parlamentari PD-PDL mostra che in quel parlamento davvero sono tutti e sopratutto tutte uguali

Lo sfogo di Mussolini: «Non caccio di casa il padre dei miei figli»

La senatrice di Forza Italia martedì è tornata in Aula dove ha trovato la solidarietà bipartisan dei colleghi. Domenica scorsa la prima uscita pubblica dopo lo scandalo

di Fabrizio Caccia

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ROMA — Dopo dieci giorni di autentico blackout, dovuto alle vicende tristemente note di suo marito, la senatrice di Forza Italia, Alessandra Mussolini, è tornata ieri mattina al proprio posto sui banchi di Palazzo Madama. Alle 11 in punto ha fatto il suo ingresso, «elegantissima», accolta dalla solidarietà bipartisan dei colleghi. All’ordine del giorno c’erano le quote rosa per le candidature alle prossime Europee. Per questo motivo, soprattutto, Alessandra ha trovato la forza di tornare.
Il suo vicino di scranno, Antonio Razzi, l’ha baciata su una guancia: «Ti sono vicino, Alessandra, non ti preoccupare». E lei: «Grazie Antonio, credo nella tua amicizia». Così, la nipote del Duce e di Sofia Loren ha provato a ricominciare a vivere la sua vita normale, grazie alle amiche e agli amici più stretti, il parroco di Sant’Ippolito, il parrucchiere di via Tolmino, dimenticando per un attimo l’inchiesta che coinvolge Mauro Floriani, il marito, accusato dalla Procura di Roma di essere stato uno dei 50 e più clienti delle baby prostitute dei Parioli.
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La coppia Floriani e Mussolini, dalle nozze a Predappio al caso Parioli...

Negli ultimi giorni, però, dopo la disperazione iniziale, la Mussolini sembra aver riacquistato un po’ di coraggio e anche il rapporto con il consorte non sembra più definitivamente compromesso.  sul settimanale «Chi», diretto da Alfonso Signorini, rende chiaro per la prima volta il suo pensiero: «Mauro resta pur sempre il padre dei miei figli e non è vero che l’ho cacciato di casa...». La Cerasoli, che conosce la Mussolini da anni e l’ha intervistata per tutte le sue battaglie (diritti dell’infanzia, lotta contro la pedofilia e la violenza sulle donne) è convinta — e lo scrive pure — che «per adesso, mamma e moglie tradita, pensa ai figli e a non destabilizzarli troppo, in attesa che la situazione si chiarisca. Poi, quando sarà il momento, penserà a se stessa e a che cosa sarà meglio decidere per lei e per la sua coscienza». La cronista, che è mamma anch’essa, esprime «solidarietà» alla Mussolini e non sa dire se la coppia arriverà davvero a tagliare il traguardo delle nozze d’argento, il prossimo 28 ottobre, «magari — chiosa — tra due mesi, quando la vicenda sarà finita, lascerà suo marito per sempre». Le foto di «Chi» mostrano una coppia che prova almeno a ricucire lo strappo. Camminano insieme per strada, lui sorridente, quasi gioviale, lei più tirata dietro agli occhiali da sole.

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