Crocetta ha così tanto "rivoluzionato" la Sicilia
che adesso viene accusato da tutti di averla gettata nel caos più totale. La
borghesia dell'isola, con in testa il presidente della Confindustria, Montante,
così come a livello nazionale fa Squinzi con Renzi, dice a Crocetta cosa deve
fare perché: "… il nostro compito è far vedere a un amministratore quale
sia la strada giusta", prima però gli fa gli elogi: "Il governatore
Crocetta ha preso decisioni importanti sradicando i meccanismi creati in 30
anni di cattiva gestione. In questo primo step ha agito in modo giusto".
Montante deve cercare di confondere le acque, dato che la Confindustria Sicilia
ha convissuto e fatto i soldi con i cosiddetti "meccanismi" da sempre,
e negli ultimi 5 anni, con il presidente Lombardo, aveva un suo rappresentante
diretto come assessore alle attività produttive!
Poi però "incalza", come riporta il Sole 24 Ore di
sabato, "bisogna passare alla fase della ricostruzione… Altrimenti
potrebbe esserci il rischio default". Montante per questo fa appello a
fare affidamento su persone "dai comportamenti etico-morali
irreprensibili." E individua anche "il freno determinante per lo sviluppo".
Nella burocrazia! "Più ancora della criminalità organizzata"!!! E
meno male che è delegato di Confindustria, quella nazionale, per la legalità!
Naturalmente l'eliminazione della burocrazia va nello stesso senso delle
richieste dei padroni a livello nazionale, ed è quello che il governo Renzi si
appresta a fare, e cioè lasciare che i padroni facciano tutto quello che
vogliono senza dover rispondere più alle leggi sul lavoro, sulla sicurezza,
risparmiando tasse, ecc. ecc.
Anche il sindaco Orlando è tornato ad attaccare pesantemente
la Regione, dopo che qualche settimana fa aveva detto che bisognava commissariarla: "… appare sempre più evidente la
condizione di assoluto dissesto di questa Regione, che vive in una precarietà
istituzionale e politica"! così ha detto il sindaco, come riportano i
quotidiani di oggi, a margine di un forum sulla legalità. "... La
realtà è che ormai il sistema regionale è politicamente imploso e non può
affrontare i delicatissimi problemi finanziari e istituzionali
dell'isola".
E bravo Orlando, quello che il sindaco lo sa fare! ha
trovato le stesse parole che altri usano a proposito della sua gestione
politica del Comune!
E poi ci sono quelli dello stesso partito di Crocetta, il
Pd, che non vedono l'ora di strappargli la poltrona, a cominciare dal nuovo,
giovane di 30 anni!, e sembra "veloce", segretario regionale,
renziano, Fausto Raciti che vuole "un azzeramento della giunta" e un
"nuovo governo" perché "Occorre uscire dalla palude, anche per
il bene di Crocetta". Proprio come Renzi ha fatto per il bene di Letta!
La critica più vera al governo Crocetta sono naturalmente le
masse di lavoratori, precari e disoccupati che quasi ogni giorno sono in piazza
a manifestare - per non parlare di quelli che purtroppo ancora si uccidono
perché non hanno la casa o il lavoro! – perché appunto dal lavoro, alla casa,
dall'immondizia, all'inquinamento, alla viabilità, alle tasse e ai servizi
tutto peggiora…
Da questo punto di vista, i Montante e gli Orlando e tutti
gli altri hanno gioco facile nella critica visto l'elenco di ciò che non va:
nemmeno la Finanziaria regionale (che è stata bocciata dal commissario dello
Stato e che in questi giorni Crocetta cerca di presentare di nuovo) è andata in
porto, per non parlare di quella indefinibile "legge storica" dell'"abolizione
delle provincie" che è abolizione solo di nome!
Crocetta prova a difendersi, ripetendo all'infinito le
parole "storico" e "rivoluzionario" parlando del suo
governo, ma, per esempio, mentre l'anno scorso aveva detto pubblicamente e
direttamente alle lavoratrici e precarie dello slai cobas per il sindacato di
classe che "i soldi la regione li ha" (c'è la registrazione audio e
video!) adesso, davanti alle critiche generali, dice che il problema sono "i
minori trasferimenti da parte dello Stato … e la mancanza di ripresa
economica".
Crocetta, che non ha mai avuto una maggioranza sua e ha
usato tutti i partiti che si sono messi "a disposizione", avrebbe
voluto barcamenarsi ancora un po' con un finto "governo del
presidente", con assessori "non politici", ma il giochetto non
può durare più di tanto quando tutti i problemi si accumulano e devono essere
in un modo o nell'altro risolti, giganteschi problemi sociali che non
potranno risolvere nemmeno i suoi successori, ma di cui approfittano
appunto per strappargli la prestigiosa sedia, con il prossimo balletto di
poltrone che si chiama rimpasto.
Crocetta è stato bravo in questi mesi a gettare fumo negli
occhi di tutti con le parole, e adesso ci riprova con lo "scandalo"
dei lavoratori, ora precari con sussidio pubblico, ex Pip, per distogliere
l'attenzione dal suo operato e soprattutto dagli ultimi veri scandali: la serie
di accusati, indagati, ecc. del suo governo tanto, ma tanto "legale",
da essere pieno di delinquenti conclamati! Questo è solo un breve elenco riportato dai quotidiani:
- Patrizia Monterosso segretario generale di Palazzo
d'Orleans, il capo della burocrazia regionale, condanna (in primo grado) della
Corte dei conti che due giorni fa le ha intimato di rimborsare quasi 1,3
milioni. Crocetta, sinora, ha difeso a spada tratta la sua principale
collaboratrice. "La verità è che in questa Regione pochi sono esenti da
qualche procedimento. Ma io, delle persone che scelgo, mi fido. Fino a prova
contraria", ha detto il governatore confermando la fiducia nella
Monterosso.
- Enzo Emanuele, l'ex ragioniere generale che la
giunta a gennaio 2013 ha
piazzato alla guida dell'Irfis malgrado sulle sue spalle pesi una condanna in
secondo grado della Corte dei conti.
- Giovanni Pistorio: al segretario regionale
dell'Udc - e ad altri 16 politici - la
magistratura contabile ha chiesto di restituire 730 mila euro per aver
gonfiato, ai tempi di Salvatore Cuffaro presidente, il 118 di ambulanze e
personale. Oggi Pistorio è a capo della segreteria tecnica dell'assessore alle
Autonomie Locali Patrizia Valenti nel cui staff, per la verità, siede più di un
burocrate che ha guai giudiziari.
- Santo Primavera: ex consigliare provinciale di
Catania è stato indagato dalla Corte dei conti nell'ambito dell'inchiesta sulle
spese folli della provincia di Catania e gli viene contestato un danno di 20
mila euro.
- Francesca De Luca, nella segreteria tecnica
dell'assessore Valenti da ottobre 2013: la dirigente, che ha guidato l'ufficio
di Palermo dell'Azienda foreste, è stata condannata dalla Corte dei conti a
pagare 45 mila euro per il caso degli 11 mila alberelli che i forestali
portarono al macero anziché piantarli.
- Anna Rosa Corsello che oggi guida la Formazione
professionale nonostante un rinvio a giudizio per peculato.
- Giovanni Arnone, attuale dirigente delle
Infrastrutture, pesa l'accusa di disastro colposo e omicidio colposo plurimo: è
tra i quindici rinviati a giudizio dalla Procura di Messina per l'alluvione di
Giampilieri.
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