martedì 18 marzo 2014

pc 18 marzo - NOTAV "Sorvegliarci è impossibile! Le lotte non si fermano" - corrispondenza da genova


1600982_281065245385128_1936002435_n lunedì 17 marzo, su richiesta del procuratore Vincenzo Scolastico, della Digos e carabinieri di Genova, si è tenuta l'udienza presso il Tribunale di sorveglianza per il provvedimento di sorveglianza speciale (articolo 1) a carico di un compagno e una compagna genovesi.
La richiesta sottolinea la necessità di applicazione anche dell'obbligo di dimora a Genova per tre anni, in aggiunta alle "normali" restrizioni della libertà già previste dall'articolo.

Mentre il collegio si è riservato di decidere, fuori dal tribunale si è radunata una presenza solidale ai due compagni, particolarmente attivi nelle lotte di opposizione all'Alta Velocità e al Terzo Valico.
"Sorvegliarci è impossibile! Le lotte non si fermano" è quanto recitava lo striscione del presidio.
Nel frattempo, approfittando della pausa pranzo degli operai del neo cantiere di Trasta, in Val Polcevera (nel terreno espropriato solo la settimana scorsa), decine di metri di recinzione sono stati divelti. 

Le lotte non si fermano, appunto!
Solidarietà a Mattia e Sofia
GENOVA,  NO ALLA SORVEGLIANZA SPECIALE

Lunedì a Genova - davanti a Palazzo di Giustizia, sito in via V Dicembre - un presidio, convocato da un gruppo di appartenenti all'area antagonista che fa riferimento allo Spazio di documentazione Il Grimaldello, in solidarietà con due appartenti al movimento NO TAV per i quali "il Tribunale di Genova deciderà se accettare la richiesta avanzata dalla Procura di applicare la sorveglianza speciale".
I partecipanti, che espongono uno striscione - con la scritta "Sorvegliarci è impossibile! Le lotte non si fermano" - sotto i portici di fronte al Tribunale, nello spazio adiacente la piazzetta che ospita la statua dell'eroe indipendentista cittadino Giambattista Perasso detto Balilla, famoso per aver dato l'avvio (con il lancio di una pietra al grido di "Che l'inse?", traducibile con "Chi comincia?") alla rivolta che portò alla cacciata degli occupanti austriaci il 5 dicembre 1746, sono una cinquantina,

Genova, 18 marzo 2014

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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