pc 9 febbraio - Trapani, operaio edile disoccupato si suicida: stato governo padroni assassini !
Il biglietto lasciato da Giuseppe Burgarella
"Lo faccio perché senza lavoro non c'è dignità"
Il biglietto d'addio dentro la Costituzione. "L'articolo
1 dice che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Perché lo
Stato non mi aiuta a trovarlo?". Aveva chiesto aiuto a Napolitano e
Camusso. Nel foglio l'elenco di chi si è tolto la vita perché senza
lavoro: in fondo il suo nome TRAPANI - Una corda intorno al collo
in nome dell'articolo 1 della Costituzione. Un pizzino disperato.
L'ultimo. Infilato tra le pagine del libro della Repubblica Italiana. Su
quel pezzo di carta, che ha voluto con sé fino alla fine, Giuseppe ha
scritto con cura certosina l'elenco dei morti di disoccupazione degli
ultimi due anni: se li è appuntati uno a uno, copiandoli dalle cronache
dei giornali. L'ultimo nome in fondo alla lista è il suo; poche ore dopo
finirà sul verbale dei carabinieri che lo trovano impiccato a una trave
sotto casa. Giuseppe Burgarella. A fianco, vergate di suo pugno, due
frasi secche. "Se non lavoro non ho dignità. Adesso mi tolgo dallo stato
di disoccupazione". Guarrato, 1.300 abitanti in provincia di
Trapani, sulla strada per Marsala. Nel giardino della villetta dei
Burgarella, muratori sindacalisti (Cgil), c'è un gazebo: tavolo di
legno, quattro sedie, gli attrezzi. Da quando gli hanno tolto la
"dignità" Giuseppe, non trovando altro da fare, ci va ogni mattina a
mettere in ordine. Sessantuno anni, è il più giovane dei due fratelli.
Ha iniziato da ragazzino segando il marmo, dai 30 in poi sempre e solo
mattoni. L'ultimo contratto è datato 2000 (...)
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