C’è
una stessa logica che guida le pesantissime condanne per gli scontri
del 15 ottobre, quelle contro i militanti NO-TAV, le centinaia di
procedimenti contro protagonisti di movimenti di lotta sociale, la
criminalizzazione dell’antifascismo e delle organizzazioni
rivoluzionarie, anarchiche e comuniste, fino ai licenziamenti
politici e discriminazioni sui posti di lavoro, al fascismo padronale
alla Marchionne.
È
la stessa logica che manda assolti e promuove i vertici della polizia
responsabili delle torture durante il g8 di Genova mentre infligge
secoli di carcere ai manifestanti arrestati, che sacralizza le forze
dell’ordine e marchia di “terrorismo” ogni atto di resistenza e
disobbedienza contro i divieti di manifestare.
La
logica che garantisce impunità per la quotidiana violenza poliziesca
contro immigrati, fermati, cittadini inermi, per gli abusi e
assassinii nelle carceri, i pestaggi e le torture nelle celle e nelle
questure. La logica sancita delle leggi razziste e liberticide
sull’immigrazione e il pacchetto sicurezza.
È
la logica della rappresaglia, che fa di ogni compagno perseguitato o
arrestato, di ogni giovane ribelle, di ogni operaio che alza la testa
un ostaggio, un bersaglio da colpire come monito per tutti.
La
logica dello stato di polizia, che riduce ogni conflitto sociale e
movimento di opposizione a problema di ordine pubblico, da prevenire
e fermare in quanto potenzialmente criminoso.
La
logica del fascismo padronale che trasforma le fabbriche in prigioni
dove c’è spazio solo per obbedienza e collaborazione di classe e
ogni dissenso è non solo represso ma fisicamente espulso.
Per
combatterla occorre unirci secondo un’altra logica.
La
logica che se colpiscono uno colpiscono tutti: siamo tutti colpevoli,
tutti ribelli, siamo tutti no Tav, tutti clandestini, tutti
devastatori.
Contro
un sistema che tutela assassini e torturatori in divisa, che nega un
futuro a noi tutti, che difende chi devasta vite e territori in nome
del profitto, nessuno spazio alla retorica della non violenza e
rispetto della legalità: ribellarsi è giusto! Siamo dalla parte di
chi si ribella e non dimentichiamo chi a Roma il 15 ottobre, come
sempre e ovunque da allora in poi, si è schierato e si schiera
contro i ribelli, insieme ai persecutori, in nome del “movimento”.
La
repressione non ci fermerà ma anzi alimenterà sempre più la
ribellione, se faremo di questa logica la bandiera di tutti, se
trasformiamo la solidarietà in forza organizzata e materiale a
difesa di tutti e all’attacco nella lotta per i diritti democratici
negati e una vita diversa.
Questa
unità va costruita tra i proletari in lotta, i territori che
resistono, il movimento degli studenti, la massa di precari e
disoccupati che si organizzano.
Per
essere ribelli coscienti, organizzati, non per riproporre strade
vecchie
Solidarietà con i compagni
arrestati e condannati!
Fermiamo la
persecuzione dei comunisti, dei rivoluzionari, degli antifascisti!
Basta con la brutalità, gli omicidi
e l’impunità nelle carceri e questure!
Difendiamo le condizioni di vita dei
prigionieri politici comunisti, rivoluzionari e anarchici!
Contro le montature giudiziarie e
contro le lotte, le organizzazioni proletarie, i movimenti
Contro ogni forma di tortura, nelle
carceri e fuori.
Contro i licenziamenti politici e le
discriminazioni politiche e sindacali sui posti di lavoro
terrorista
è lo stato che reprime, non chi lo combatte
,siamo tutti RIBELLI!
proletari
comunisti - pc.rored@gmail.comleggi
il blog: proletaricomunisti.blogspot.com fot.
In proprio 8.2.13
«Tutte le misure sono state concordate dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica», sottolinea il sindaco Maurizio Brucchi, «mi auguro che la manifestazione si svolga come previsto, in tranquillità».
All'iniziativa aderisce Rifondazione comunista. «Esprimiamo così la nostra vicinanza al compagno Davide Rosci», afferma il partito, «la condanna inflittagli per devastazione, applicando l’articolo 419 del codice Rocco, riporta indietro il nostro Paese al periodo del ventennio fascista che utilizzava anche questa norma per impedire ai dissidenti del regime di manifestare la loro contrarietà».(g.d.m.)
campagne allarmistiche della borghesia dal quotidiano IL CENTRO
Antifascisti da tutta Italia è il giorno del mega corteo
Sfilano in mille dalla stazione al centro, divieti
ovunque e mercato annullato
Gli organizzatori assicurano: sarà un evento
pacifico. Il sindaco: me lo auguro-
TERAMO. E' il giorno del grande corteo organizzato da "Azione
antifascista". Per il primo pomeriggio di oggi è atteso l'arrivo da
tutt'Italia di circa mille partecipanti all'iniziativa di solidarietà
nei confronti dei cinque giovani condannati a sei anni per devastazione a
seguito degli incidenti accaduti durante una manifestazione di protesta
a Roma. Gli organizzatori hanno più volte ripetuto che si tratterà di
un corteo pacifico ma fin dalle prime ore di questa mattina in città
sono scattate eccezionali misure di sicurezza, con circa 400 uomini
delle forze dell’ordine schierati. Il mercato del sabato, che si sarebbe
tenuto in mattinata, è stato annullato. La differenza di orario
rispetto al corteo che partirà alle 15 non è stata considerata dalle
autorità garanzia sufficiente ad evitare pericoli per l'ordine pubblico.
L'arrivo dei manifestanti sarà concentrato nella zona della stazione e
alla Gammarana, nell'area ex Villeroy dov'è stato allestito il
parcheggio per i pullman. Dalle 10 alle 20 scatterà il divieto di sosta
lungo il percorso del corteo (vedi mappa), che da piazza Moro
attraverso ponte San Ferdinando raggiungerà circonvallazione Ragusa e,
attraverso via Oberdan, piazza Martiri, per poi scendere lungo i corsi
verso Madonna delle Grazie. Durante il passaggio del corteo lungo queste
strade sarà anche temporaneamente sospesa la circolazione delle auto e
il transito dei bus. I varchi elettronici di via Oberdan e corso Cerulli
resteranno aperti dalle 14, mentre dalle 12 i bar che si trovano lungo
il percorso dovranno ritirare ombrelloni, tavoli e sedie che si trovano
all'aperto. «Tutte le misure sono state concordate dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica», sottolinea il sindaco Maurizio Brucchi, «mi auguro che la manifestazione si svolga come previsto, in tranquillità».
All'iniziativa aderisce Rifondazione comunista. «Esprimiamo così la nostra vicinanza al compagno Davide Rosci», afferma il partito, «la condanna inflittagli per devastazione, applicando l’articolo 419 del codice Rocco, riporta indietro il nostro Paese al periodo del ventennio fascista che utilizzava anche questa norma per impedire ai dissidenti del regime di manifestare la loro contrarietà».(g.d.m.)
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