Rivolta dipendenti Gesip
Petardi e bombe carta artigianali non se n'erano ancora
visti, ma ieri i falchi della Gesip hanno pensato fosse il momento di
"accendere" la protesta: così mentre bloccavano il traffico in tutti i
principali incroci del centro storico (Quattro Canti, via Roma, Cala,
piazza tredici Vittime, via Cavour), terrorizzavano i passanti lanciando
mortaretti. Un petardo è finito addirittura dentro a un autobus Amat,
per fortuna vuoto. La rabbia Gesip torna a esplodere e in città è di
nuovo guerriglia urbana: ieri mattina un centinaio di operai ha
manifestato paralizzando il centro. La tensione è salita rapidamente
intorno alle 11: in via Crispi la polizia in assetto antisommossa ha
disperso gli operai che solo intorno alle 13 sono tornati in piazza
Pretoria.Mentre la polizia fa sapere che sono in corso indagini per identificare i più violenti, il sindaco Leoluca Orlando lancia un messaggio chiaro: "L'amministrazione farà tutto quanto necessario perché, nel rispetto della legge, si verifichi la compatibilità fra il possibile ritorno a lavoro e l'essersi resi protagonisti di reati o violenza". Rischia di restare fuori, insomma, chiunque abbia travalicato i confini della protesta. "Chi compie atti di violenza - continua il primo cittadino - dimostra di non avere a cuore né la città né i diritti dei lagiando voratori ma di volere solo intorbidire le acque". Il sindaco teme che ci sia qualcuno che "soffia sul fuoco ":
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