Belgio, la polizia uccide
Ancora un caso di scioccante violenza poliziesca. Questa volta arriva dal Belgio, in particolare da Morstel (Anversa), testimoniata da un video (v.sotto)
che sta girando tantissimo sui social networks ed ha costretto anche le
testate mainstream del paese a coprire l'argomento.
Lo scandalo è emerso a partire dal reportage del programma Panorama sulla tv di lingua fiamminga Vrt. Sostanzialmente il video riprende l'ingresso in massa di diversi uomini della polizia belga in una sorta di spedizione punitiva nei confronti di un uomo, spedizione effettuata caschi e mazze che neanche si fosse in un momento di piazza.
L'uomo è morto a seguito della ferite riportate. I fatti sono del 2010, ma sono emersi solamente ieri, e ci narrano di una dimensione più ampia sulla violenza effettuata nei confronti del cosiddetto "deviante". Jonathan Jacob, 26enne belga, era stato precedentemente assegnato ad un ricovero in un ospedale psichiatrico, che poi era stato revocato in favore della carcerazione per il carattere "violento" dimostrato dall'uomo durante il fermo di polizia.
Portato in galera, in attesa di un calmante che gli doveva essere somministrato dal medico dell'istituto carcerario, è stato barbaramente assalito da un gruppo di poliziotti. Quando è arrivato il medico, Jonathan era già morto per le ferite riportate, nello specifico per un'emorragia al fegato.. Come nelle peggiori storie nostrane di questo tipo, uno degli assassini in divisa è tuttora in servizio nei corpi di polizia del Belgio.
L'ennesimo caso di una violenza di Stato che resta impunita e che ancora una volta ci fa ripetere la stessa domanda..chi controlla il controllore?
Lo scandalo è emerso a partire dal reportage del programma Panorama sulla tv di lingua fiamminga Vrt. Sostanzialmente il video riprende l'ingresso in massa di diversi uomini della polizia belga in una sorta di spedizione punitiva nei confronti di un uomo, spedizione effettuata caschi e mazze che neanche si fosse in un momento di piazza.
L'uomo è morto a seguito della ferite riportate. I fatti sono del 2010, ma sono emersi solamente ieri, e ci narrano di una dimensione più ampia sulla violenza effettuata nei confronti del cosiddetto "deviante". Jonathan Jacob, 26enne belga, era stato precedentemente assegnato ad un ricovero in un ospedale psichiatrico, che poi era stato revocato in favore della carcerazione per il carattere "violento" dimostrato dall'uomo durante il fermo di polizia.
Portato in galera, in attesa di un calmante che gli doveva essere somministrato dal medico dell'istituto carcerario, è stato barbaramente assalito da un gruppo di poliziotti. Quando è arrivato il medico, Jonathan era già morto per le ferite riportate, nello specifico per un'emorragia al fegato.. Come nelle peggiori storie nostrane di questo tipo, uno degli assassini in divisa è tuttora in servizio nei corpi di polizia del Belgio.
L'ennesimo caso di una violenza di Stato che resta impunita e che ancora una volta ci fa ripetere la stessa domanda..chi controlla il controllore?
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