Assistiamo in tutta la campagna elettorale alla spudorata campagna pro Grillo di un gruppo che si definisce di sinistra, addirittura maoista, vale a dire i Carc-(n)pci, che come una piccola pulce salita sull'elefante - il movimento populista reazionario capeggiato da Grillo che con il 'tutti a casa' trova facile consenso e riempie le piazze - strilla e sbraita come fosse l'elefante e si sente alla vigilia della presa del potere.
Chiunque operaio dotato di coscienza di classe, militante nella sinistra di classe, sa bene che Grillo è un reazionario che apre e sdogana i fascisti di Casa pound, parla di abolizione dei sindacati, cavalca sentimenti razzisti antimmigrati, utilizza internet con il suo guru al servizio della più becera personalizzazione della politica da far impallidire Berlusconi, ha in odio quasi viscerale le donne e in particolare il movimento delle donne - chi lo conosce bene ne potrà raccontare a iosa esempi.
Grillo è un nuovo giullare del capitale utile in questa fase verso i politici al potere per segnalare loro che così non si può andare avanti e favorire il ricambio reazionario della classe dirigente.
I grillini sono piccole persone della piccola e media borghesia, presi dalla società civile e impregnate di quella piccola amministrazione moderata che ne fa dei compagni di strada dei veri padroni del potere.
Gli elettori di grillo sono invece masse che protestano e giustamente non ne possono più della casta dei politici corrotti che ci governa, ma senza comprendere l'essenza della questione, che questi politici sono l'espressione del capitale e dei padroni, verso cui Grillo non leverà mai la voce in quanto sostenitore di un capitalismo 'pulito'.
Si potrebbe parlare a lungo di questo e sarà necessario farlo dopo il clamoroso risultato elettorale che Grillo si appresta a cogliere, ma il tema di questo articolo non è il fenomeno Grillo, ma la vergogna Carc-(n)PCI che nè è l'apologeta...
proletari comunisti - PCmItalia
21 febbraio 2013
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