Mali. Ucciso un altro militare francese. La Germania invierà soldati
In Mali negli scontri con i miliziani jihadisti è stato ucciso
un altro soldato francese. La vittima era un legionario appartenente ai
paracadutisti di stanza in Corsica, morto nei violenti scontri avvenuti
nel nord del Paese. È il secondo militare francese a rimanere ucciso
nell’operazione militare-coloniale iniziata in Mali lo scorso mese.
Intanto anche il governo tedesco ha approvato l’invio di oltre trecento soldati: “Noi europei abbiamo il legittimo interesse: ossia che il nord del Mali non diventi un rifugio sicuro per il terrorismo internazionale – ha detto il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle -. Nel fornire addestramento, diamo un contributo che permette ai militari africani e alle forze africane di assumersi le proprie responsabilità”. La missione – in attesa del vaglio del Parlamento tedesco– prevede che parte dei soldati sia impiegata nell’ambito dell’intervento formativo dell’Unione europea, parte nel sostegno logistico alle forze schierate contro i ribelli. I militari tedeschi ufficialmente non potranno partecipare a operazioni di combattimento.
FERMARE GLI INTERVENTI IMPERIALISTI IN AFRICA!
Partito Comunista maoista - Francia
Intanto anche il governo tedesco ha approvato l’invio di oltre trecento soldati: “Noi europei abbiamo il legittimo interesse: ossia che il nord del Mali non diventi un rifugio sicuro per il terrorismo internazionale – ha detto il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle -. Nel fornire addestramento, diamo un contributo che permette ai militari africani e alle forze africane di assumersi le proprie responsabilità”. La missione – in attesa del vaglio del Parlamento tedesco– prevede che parte dei soldati sia impiegata nell’ambito dell’intervento formativo dell’Unione europea, parte nel sostegno logistico alle forze schierate contro i ribelli. I militari tedeschi ufficialmente non potranno partecipare a operazioni di combattimento.
FERMARE GLI INTERVENTI IMPERIALISTI IN AFRICA!
L'Africa è diventata il campo di battaglia
economica tra gli imperialisti occidentali e le nuove potenze imperialiste (Cina, Russia)
e i grandi paesi emergenti del capitale internazionale (Brasile e India).
I vecchi imperialisti che hanno
interessi in Africa grazie alla colonizzazione e al moderno colonialismo
vogliono difendere questi interessi fino in fondo, mentre i nuovi imperialisti e
gli emergenti cercano a tutti i costi di conquistarne di nuove.
È in questo contesto che l'imperialismo francese
interviene ora militarmente ogni volta che i suoi interessi sono minacciati,
ieri in Costa d'Avorio e Somalia e oggi nel Mali
L'intervento in Mali di Hollande (governo "di
sinistra") è la continuazione della politica di intervento
dell'imperialismo francese di Sarkozy (governo di destra). Allo stesso modo, in
Italia, ieri Berlusconi forniva basi aeree e approvvigionamento di
carburante alle truppe d'intervento aereo inglese e francese per l'aggressione
alla Libia. Oggi i governi in carica o in arrivo dell'imperialismo italiano sono pronti a fornire supporto logistico e
di altro tipo all'imperialismo francese in Mali. Inoltre, Terzi e Fabius,
entrambi ministri degli esteri dei rispettivi paesi, hanno organizzato una
conferenza stampa congiunta il 21dicembre 2012 nella quale Fabius aveva
dichiarato: "Lavoriamo molto bene insieme, sia sui rapporti franco-italiani che
su molti altri argomenti.... Mali, ma c'è anche il Medio Oriente,
la Siria, e, naturalmente, la costruzione europea.”
In realtà, nel Mali, la Francia interviene per
tutelare gli interessi del sistema capitalista in generale, supportata dai cani
da guardia locali già presenti o prossimi, assicurandosi al tempo stesso di
ricevere la quota maggiore della torta. Questa politica è una politica non solo
di saccheggio delle ricchezze dei paesi dell'Africa, ma anche una politica
criminale nei confronti delle popolazioni colpite dalla miseria, carestia, ecc.
La politica di sostegno ai signori della guerra locali, le azioni di divisione etnica,
religiosa, ecc. intraprese dall'imperialismo e dai suoi cani da guardia,
trafficanti di ogni genere, laici o religiosi, consente a questi cani da guardia
e ai loro padroni imperialisti, di garantirsi per un certo tempo il loro dominio
e lo sfruttamento dei popoli, permette di rafforzare la repressione attraverso
leggi fascistizzanti.
Per prevenire qualsiasi rivolta e sollevazione in
Algeria che metterebbe fine alla dittatura militare, il governo algerino ha
fornito il proprio aiuto logistico alla Francia, notoriamente sul sorvolo del
suo territorio. L'Algeria è un paese ricco, ma il prodotto di questa ricchezza è
diviso tra gli imperialisti e le classi dominanti in Algeria, mentre il popolo è
in condizioni di povertà e la disoccupazione supera il 30%. Il potere algerino trema
all'idea di una rivolta popolare.
L'intervento serve anche a Fabius e Le Drian
(ministro francese della Difesa) per sostenere il progetto di Difesa Comune
dell'Unione Europea. Le forze armate europee esistono, ma ognuno ha la propria
area di intervento. La Francia è incaricata di mantenere l'ordine nelle sue ex
colonie, con il supporto logistico degli altri imperialisti. Le sue truppe di
intervento inquadrano e formano gli eserciti dei cani da guardia affinché
mantengano l'ordine imperialista in Africa, il sistema di sfruttamento e di
oppressione capitalista.
I
vari interventi e aggressioni militari non hanno
altro scopo che quello di mantenere questo ordine. La lotta contro il
"terrorismo"
è soltanto il pretesto che permette di "legittimare" questo intervento
militare.
Certo, le forze fondamentaliste islamiche non sono portatrici di alcun
progresso
sociale, anzi è proprio il contrario. Ma bisogna anche vedere che dalla
colonizzazione ad oggi, l'imperialismo ha prodotto abusi grandemente
superiori a
quelli dei "terroristi" che pretende di combattere. Inoltre, i governi
imperialisti francesi, italiani, occidentali in genere utilizzano l'arma
del terrorismo a seconda delle circostanze: Sono loro che l'hanno usato
per combattere il
socialimperialismo sovietico in Afghanistan, come in Siria oggi.
Per avere consenso dei lavoratori e delle massepopolari per deviare l'attenzione della popolazione dalla crescita esponenziale
della disoccupazione, della povertà e della precarietà, gli imperialisti sono
passati ad una offensiva mediatica senza precedenti contro la 'minaccia
terroristica per la difesa della civiltà occidentale'. Le misure antiterrorismo
in Francia, Italia, negli altri paesi europei e negli Stati Uniti hanno un solo
obiettivo: far sì che la masse popolari, accettino o consentano l'instaurazione di
regimi “protettori” forti, polizieschi e militari. Questa preoccupazione, questo
ruolo di angeli custode della pace,li porta a promuovere l'"unità della nazione" e la "santa
alleanza" attorno all'esercito per garantire il consenso agli interventi
imperialisti: In Francia essa permette di sviluppare il controllo delle popolazioni "a
rischio" e mantenere e incentivare la divisione tra francesi definiti "di razza" e
immigrati, cosa che favorisce il razzismo e la xenofobia.
Già l'intervento imperialista in Libia aveva permesso ai
"terroristi" di armarsi pesantemente dall'arsenale libico inattivo, arsenale
costituito dalle armi vendute o donate dai paesi imperialisti, tra cui Francia e
Italia e dai trafficanti d'armi. L'Italia aveva anche fornito i soldi per questi
acquisti a Gheddafi contro la garanzia che questi internasse nei campi coloro
che erano pronti per l'emigrazione.
Ciò mostra le molteplici sfaccettature che
l'imperialismo usa per assicurare, mantenere e rafforzare il proprio dominio
coloniale sotto una forma moderna, in nome della democrazia, democrazia borghese
s'intende, maschera dietro la quale si nascondono le varie forze
reazionarie.
In Francia, i partiti di destra, di sinistra e di
estrema destra (UMP, PS, FN) hanno tutti approvato l'intervento militare. I loro
obiettivi sono dichiarati apertamente: lotta per la democrazia e gli interessi
economici della Francia. Vale a dire la continuazione e l'allargamento del
saccheggio delle risorse naturali, l'espropriazione dei terreni agricoli, la
distruzione dell'ambiente dei paesi dell'Africa, il sostegno ai cani da
guardia.
Anche in Italia,
ove l'intervento si accentuasse , ci troveremmo con lo stesso scenario
dei Monti, Berlusconi,Bersani ecc, uniti nel sostenere l'intervento,
qualunque sia l'esito delle elezioni
Gli stati imperialisti spendono enormi quantità di
denaro prodotto dai lavoratori in questi interventi militari imperialisti mentre
distruggono le conquiste sociali, mentre danno soldi alle multinazionali e alle banche, mentre
fanno accordi o votano leggi che consentiranno ai padroni di pagare gli
interessi ai loro azionisti, e licenzieranno i lavoratori in grandi
quantità.
Queste manovre criminali non sono destinati al successo,
perché le rivolte popolari continuano nei paesi arabi dove i partiti reazionari
si smascherano quando sono alla direzione dello Stato come governi che ancora una volta
servono gli interessi delle classi dominanti e dell'imperialismo, compreso il loro agente israeliano.
Nei paesi imperialisti i vari partiti borghesi di
'sinistra' come di destra o di estrema destra sostengono contro proletari e masse popolari che
vengono colpiti alla disoccupazione e dall'immiserimento,
Denunciamo e lottiamo contro l'intervento dell'imperialismo francese
in Mali!
Denunciamo e lottiamo contro il sostegno dello Stato italiano e
degli altri imperialisti a questo intervento!
Il
miglior sostegno che possiamo dare ai popoli
oppressi dalll'imperialismo in Africa, è quello di portare avanti la
lotta nei nostri paesi
contro i governi e gli stati imperialisti fino al loro rovesciamento per
il potere in mano ai lavoratori e un mondo senza imperialismo,miseria e
guerra.
Partito Comunista maoista - Francia
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