venerdì 22 febbraio 2013

pc 22 Febbraio- CONTRO SEGGIO DI BOICOTTAGGIO ELETTORALE A PALERMO


Ieri pomeriggio il Circolo di proletari comunisti di Palermo nell'ambito della campagna nazionale di boicottaggio elettorale attivo lanciata dal PCM ha dato vita ad un sit-in di contro-informazione e denuncia dell'imminente farsa elettorale, ribattezzato goliardicamente "contro-seggio".
Hanno partecipato attivamente alcuni lavoratori organizzati dallo Slai Cobas per il Sindacato di Classe come quelli del Policlinico, gli assistenti ai disabili delle cooperative sociali e assistenti tecnici della scuola, lavoratori che lottano quotidianamente, alcuni da decenni, contro gli attacchi dei governi della borghesia alle condizioni di lavoro.
 Ieri hanno gridato forte e chiaro: "senza lavoro niente voto!"

Dopo le irruzioni e contestazioni ai comizi di Bersani e Grillo, documentati su questo blog nei giorni scorsi, il circolo ha deciso di organizzare questa iniziativa in pieno centro cittadino irrompendo nel "normale passeggio pomeridiano" della centrale via Ruggero Settimo.
Armati di banchetto, megafono, locandine e manifesti, mentre si denunciavano le malefatte di tutti i partiti e formazioni politiche indistintamente, si invitavano i passanti ad avvicinarsi al contro-seggio e lasciare una testimonianza e pensiero sull'attuale governo Monti e i partiti politici in generale. Molti si sono espressi, tutti con parole non esattamente lusinghiere verso i rappresentanti della casta politica...

Abbiamo demistificato il concetto di "voto utile" e di "meno peggio" a partire dal leitmotiv che ultimamente imperversa nel cosiddetto "popolo di sinistra" ovvero che l'astensionismo avvantaggerebbe Berlusconi e quindi sarebbe meglio votare il "meno peggio" compreso Bersani. Il governo anti-popolare e di dittatura dei tecnici Monti è stato appoggiato dall'asse PD-PDL-UDC di cui il PD è stato il più fedele sostenitore, basta questo per dimostrare come questa tesi sia priva di fondamento.

Sel di Vendola che fin dall'inizio ha giurato fedeltà al PD di Bersani pur di entrare in parlamento è in linea con questi tre partiti.

Poi c'è chi pensa di dare un "voto di protesta" votando la "sinistra" di Ingroia, anch'egli ultimamente ha aperto al PD, inoltre la cosiddetta "rivoluzione civile" (?) non è altro che un cartello elettorale di vecchi rottami politici quali Verdi-IDV-PDCI-PRC che negli anni passati non hanno esitato a partecipare attivamente a governi anti-popolari quali quelli D'Alema e Prodi colpevoli di aver portato avanti politiche guerrafondaie (aggressione alla Jugoslavia, all'Afghanistan, al Libano) nonchè di aver introdotto la precarietà nel nostro paese a danno di centinaia di migliaia di giovani e non e di aver sfornato riforme su riforme che hanno attaccato lo stato sociale in particolare scuola e sanità alternandosi in quest'opera con i governi Berlusconi.

Infine Grillo, il pifferaio magico che incanta molti ma basta verificare  cosa faccia concretamente il suo movimento (leggi partito) nelle amministrazioni comunali dov'è già al potere: aumento dell'addizionale comunale dell'Imu, taglio dei servizi (asili in particolare), decreti sul decoro dal sapore leghista da caccia alle streghe (a Parma), attacco al diritto all'abitare e taglio coatto di luce e acqua a famiglie indigenti (a Mira).






Molti dei passanti fermatisi a interloquire con gli studenti e i lavoratori de circolo convenivano sul fatto che è utile la lotta non il voto: questo vero e proprio rituale farsesco che si ripete da oltre 60 anni nel nostro paese con lo scopo di illudere le masse che esso sia il mezzo per cambiare le cose, ed in un certo senso è vero: per le masse che si affidano al voto e non alla lotta le cose peggiorano progressivamente mentre la classe dominante rafforza il proprio potere!


Nessun commento:

Posta un commento