COMUNICATO
DELLO SLAI COBAS AGLI OPERAI SULLA NUOVA CASSINTEGRAZIONE DI 6500 LAVORATORI ANNUNCIATA DA RIVA
(domattina alle ore 6 questo comunicato verrà diffuso alle portinerie A e D dell'Ilva di Taranto)
Come
abbiamo denunciato sin dal primo momento in cui è stata annunciata
la cassintegrazione, l'azienda intende il piano industriale per
mettere a norma l'Ilva secondo i contenuti dell'Aia approvata dal
governo e da tutte le Istituzioni, partiti e sindacati confederali,
come in realtà un “piano massiccio di cassintegrazione”
straordinaria, in deroga; cig che, nonostante le affermazioni
aziendali, si tradurrà in un massiccio taglio di occupazione
all'Ilva.
Chi
dice il contrario mente sapendo di mentire e inganna i lavoratori!
Padron
Riva, governo e Stato dei padroni intendono far pagare innanzitutto
agli operai Ilva il peso della “bonifica”, con un presente di
cassintegrazione e un incerto futuro.
Diciamo
subito che questo piano deve essere respinto! E
non “trattato” per ridurre i numeri e per qualche palliativo.
Si
vuole arrivare a 6.500 operai in cassintegrazione, prevalentemente a
Taranto, e si dice chiaramente che nel secondo semestre del 2014 “un
dipendente su due resterà a casa”.
Certo,
l'azienda dice che farà degli investimenti, la cifra è ora arrivata
a 2 miliardi e 250 milioni. Ma chiunque può capire che si tratta di
una cifra al ribasso, al di sotto di quelle previste dal Ministero
dell'Ambiente che parla di 3/4 miliardi che, a loro volta, sono
nettamente al di sotto di quelli che qualsiasi operaio di buon senso
può capire, dato che ce ne vogliono almeno il doppio.
I
sindacati confederali parlano di “numero esorbitante rispetto alle
reali necessità dettate dalla chiusura degli impianti per il
risanamento”. La
questione, invece, va posta in tutt'altro senso.
Ci
sono in generale le condizioni tecniche – e gli operai lo sanno
bene – per utilizzare i lavoratori in altri reparti e in altri
impianti mentre si bonifica e risana una parte di essi, come per
utilizzare una parte dei lavoratori nelle bonifiche stesse,
concentrando in piccoli periodi, contrattati e mirati, una
cassintegrazione legata innanzitutto alla riduzione della produzione
obiettivamente necessaria.
Chiunque
dice cose diverse mente sapendo di mentire e imbroglia i lavoratori!
Detto
questo, la messa a
norma della fabbrica accelerata è necessaria e obbligata, e va fatta
con gli operai in fabbrica e non a casa. Senza
gli operai in fabbrica, questo risanamento non pensiamo che si
realizzerà realmente;
invece si pilota a poco a poco la chiusura-ridimensionamento della
fabbrica, la si toglie al controllo degli operai e la si consegna ad
azienda/Stato, governo, giudici, sulla pelle degli operai, e
naturalmente delle masse popolari che vogliono la messa a norma
dell'azienda e le bonifiche dei Tamburi e città.
Questo
piano dell'azienda farà contenti certi ambientalisti e loro amici in
fabbrica che vogliono la fabbrica deserta di operai e sostanzialmente
chiusa.
Questo
piano si contrasta con la lotta in fabbrica e in città, perchè
operai e masse popolari cittadine devono lottare uniti e non divisi e
contrapposti, per la salute e il lavoro.
Questa
lotta si fa con una rappresentanza sindacale realmente
rappresentativa dei lavoratori e con un sindacato nelle mani dei
lavoratori. Quindi
vogliamo il rinnovo delle RSU subito, vogliamo che il potere di
decisione sia nelle mani delle assemblee degli operai, e vogliamo un
sindacato, non delle “bandierine”, di classe e di lotta, capace
di raccogliere la maggioranza degli operai, indipendentemente dalle
tessere sindacali, capace di piegare Riva, Stato e governo e non
dargli alibi per scaricare tutto sullo Stato (sui cittadini) con una
presunta “nazionalizzazione” che significa solo socializzare le
perdite e i costi, senza alcuna garanzia di difesa di salute e
lavoro.
E'
arrivato il tempo di ragionare seriamente e organizzarsi seriamente,
per lottare seriamente?
O
aziendalismo e “tutto tutto, niente niente” di altre forze deve
effettivamente riuscire nell'obiettivo di fermare la fabbrica e
mandare tutto a picco?
Lo
Slai cobas pensa che questa battaglia si può fare, si deve fare e si
può vincere!
POST SCRIPTUM:
Ma quale voto! Tutti i partiti
parlamentari sono con Riva, lo Stato, il governo dei padroni. Senza
lavoro e salute non si vota, si lotta! Ma
quale Grillo, l'unica arma di protesta e di proposta degli operai è
la lotta e l'organizzazione proletaria, sociale e politica, nelle
mani degli operai e delle masse popolari.
21.2.13
SLAI COBAS per il sindacato di classe ILVA
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