venerdì 16 marzo 2012

Claudio D’Orazi, ennesimo stupratore in divisa

Premettiamo: non c’importa che giudici e giornali la chiamino “concussione sessuale”. Per noi si chiama stupro e punto!
Dopo i poliziotti che rapinavano gli immigrati, adesso la questura di Bologna deve gestirsi il caso di questo assistente capo dell’ufficio immigrazione, che per tre anni (così dicono i giornali, ma chissà per quanto tempo realmente) ha preteso rapporti sessuali in cambio del permesso di soggiorno.
Cosa dovremmo aggiungere a ciò che da tempo andiamo dicendo sugli stupratori in divisa?
Proprio lo scorso 8 marzo era stato distribuito un volantino con la lista dei casi più recenti di cui si era a conoscenza.

E qualcuno/a si stupisce ancora?


Ecco qui due articoli apparsi oggi sui giornali.

dal Resto del carlino

Sesso in cambio di permessi di soggiorno: arrestato un poliziotto

L’accusa è concussione sessuale

Si tratta di un assistente capo dell’ufficio immigrazione: avrebbe costretto a rapporti sessuali quattro donne maghrebine. Il questore Stingone: “Non nascondiamo la polvere sotto il tappeto”

Bologna, 13 marzo 2012 – Un altro poliziotto della Questura di Bologna arrestato. Questa volta l’accusa è di concussione sessuale. L’uomo era un assistente capo dell’ufficio immigrazione e la vicenda è totalmente distinta da quella che dieci giorni fa ha portato in carcere quattro agenti delle ‘volanti’. L’inchiesta si è basata sulle denunce delle vittime, su alcune testimonianze, oltre a intercettazioni telefoniche e verifiche sui tabulati.

Secondo l’accusa, il poliziotto arrestato, un 45enne di Cesena, sposato e con figli, avrebbe costretto a rapporti sessuali almeno quattro donne maghrebine di cui seguiva la pratica per il rinnovo del permesso di soggiorno. In caso di rifiuto la loro pratica si sarebbe fermata. L’agente è stato arrestato questa mattina sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Pasquale Gianniti su richiesta del pm Lorenzo Gestri e del procuratore aggiunto Valter Giovannini, ed è stato immediatamente sospeso dal servizio.

Il poliziotto avrebbe agito utilizzando informazioni e sfruttando il suo ruolo di controllo nei confronti di donne straniere che avevano un permesso di soggiorno in fase di rinnovo. L’agente le avrebbe contattate telefonicamente e non solo (vista la pratica di rinnovo conosceva il loro indirizzo) e alla fine avrebbe forzato la loro volontà convincendole ad avere rapporti sessuali con lui. Per la Procura questo si sarebbe ripetuto per due donne magrebine.

I fatti che gli vengono contestati dall’accusa risalgono fino al 2009: in totale, i rapporti sessuali avuti con le quattro straniere e di cui gli inquirenti hanno raccolto riscontri (in alcuni casi schiaccianti) sarebbero 10-11 e si sarebbero verificati dal 2009 fino a pochissimo tempo fa. Le indagini sono partite a settembre dopo una segnalazione raccolta dal dirigente dell’ufficio immigrazione, il servizio in cui l’agente lavorava da tempo come addetto alle verifiche esterne. All’inizio dell’anno l’agente è stato trasferito all’ufficio del personale ma, stando alle indagini, avrebbe continuato a delinquere.

IL QUESTORE STINGONE – Le prime indagini sono iniziate proprio dai colleghi dello stesso ufficio in cui lavorava. Quest’altro episodio conferma l’intenzione del questore Stingone di fare pulizia assoluta all’interno della Questura.

“Mi rendo conto -ha affermato il questore – che 5 poliziotti arrestati creano allarme e disagio, ma come ho detto dal primo giorno la nostra linea è e resta la fermezza, la legalità, quella dei poliziotti onesti e credo che sia più inquitante pensare che alcuni agenti in divisa continuino a delinquere restando impuniti, piu’ del fatto che vengano portati alla luce questi atti delinquenziali”. L’episodio di oggi, ha proseguito Stingone “non ha nulla a che fare con gli altri 4 arresti, sono due filoni d’indagine diversi”. “Ho sempre detto che non avrei mai difeso l’indifendibile e andiamo avanti compatti in tal senso” ha poi aggiunto, rimarcando che “qui non si guarda in faccia a nessuno e non si nasconde la polvere sotto al tappeto”. “Continueremo ad essere inflessibili, – ha specificato – non abbiamo avuto e non avremo alcuna esitazione”.

“Di fronte a questo fatto grave, la mia amarezza è l’amarezza di tutti i poliziotti onesti di cui io sono portavoce” ha ribadito, spiegando che l’indagine che ha condotto all’arresto di oggi “è nata dall’ufficio stranieri in cui lavorava lo stesso assistente arrestato e dove sono stati colti dei segnali che non sono stati trascurati, ma puntualmente segnalati dall’ufficio stesso”. Quindi l’avvio dell’indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura con cui “siamo in perfetta sintonia” ha concluso il questore.



da Repubblica

Sesso in cambio del permesso di soggiorno
Arrestato agente della Questura di Bologna

Si tratta di un assistente capo dell’ufficio immigrazione.

Un altro caso scuote piazza Galilei, dopo le manette a quattro poliziotti accusati di rapine a extracomunitari. Il questore Stingone: “Non nascondiamo la polvere sotto il tappeto”

di ALESSANDRO CORI

Un altro terremoto in piazza Galilei a Bologna. Dopo le manette a quattro agenti delle Volanti per rapine a extracomunitari ora scatta l’arresto – ma si tratta di un episodio distinto dal primo – di un assistente capo dell’ufficio immigrazione per concussione sessuale.

L’agente, Claudio D’Orazi, 46 anni, di Cesena, è stato arrestato questa mattina in base a un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Pasquale Gianniti. L’agente avrebbe convinto quattro donne nordafricane ad avere rapporti sessuali con lui altrimenti la pratica di rinnovo del permesso di soggiorno si sarebbe arenata. Gli episodi accertati dagli inquirenti sono una decina. I fatti cominciano nell’aprile del 2009, mentre le indagini, a seguito di alcune segnalazioni, scattano nel settembre 2011.

Il poliziotto nei mesi scorsi è stato trasferito all’ufficio personale ma si è scelto l’arresto per il rischio di reiterazione del reato.

Le parole del questore. “Mi rendo conto che 5 poliziotti arrestati creano allarme e disagio – premette il questore di Bologna, Vincenzo Stingone, alla luce del nuovo episodio -, ma come ho detto dal primo giorno la nostra linea è e resta la fermezza, la legalità, quella dei poliziotti onesti e credo che sia più inquitante pensare che alcuni agenti in divisa continuino a delinquere restando impuniti, più del fatto che vengano portati alla luce questi atti delinquenziali. Non nascondiamo la polvere sotto il tappeto”.

Il fascicolo sulle rapine. Saranno sentiti a breve due dei quattro poliziotti arrestati otto giorni fa con l’accusa di aver rapinato e malmenato almeno due pusher extracomunitari durante i controlli. La Procura di Bologna ha chiesto di acquisire la relazione dell’ispettore mandato dal capo della polizia Manganelli dopo le manette. La Procura ha chiesto anche che venga concesso il permesso di soggiorno ai due spacciatori che denunciarono gli agenti perché possano testimoniare al processo, e piazza Trento e Trieste ha ricevuto la disponibilità della Questura. Uno dei poliziotti indagati si trova ancora al policlinico Sant’Orsola per lo shock alla notizia dell’arresto.

(13 marzo 2012)

fonte: Noi non siamo complici

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