Lettera di Luca Cientanni dal carcere
Alla valle che resiste, al movimento NO TAV.
Mi fa sorridere questa “battaglia” mediatica di propaganda istituzionale che cerca di “screditare”, criminalizzare e dividere il movimento NO TAV. Non ci sono riusciti prima, come pensano di riuscirci adesso? Non sanno più ci chiamare in causa per giustificare la più grande opera inutile; ieri era l’Italia, ma le manifestazioni di questi giorni, sparse su tutta la penisola, gli ha suggerito un cambio di strategia… oggi c’è l’Europa ad essere chiamata in causa, ma anche qui abbiamo qualche sostegno. Mi chiedo… domani sarà il mondo intero? In questo senso la propaganda utilizzata tende a cercare attenti SI TAV un po’ ovunque, visto che sul territorio valsusino scarseggiano…
Anche la marcia PRO-TAV è stata annullata, mi pare siano un po’ in difficoltà.
Non so esprimere l’emozione che mi da, nel vedere le continue mobilitazioni del Movimento, le risposte determinate della valle contro le truppe d’occupazione. Sapere del continuo miglioramento di Luca mi permette di affrontare le mie giornate con maggiore tranquillità: spero si rimetta del tutto al più presto.
Sono fiero ed orgoglioso di far parte del Movimento NO TAV, dove le capacità di tutte e tutti vengono messe a disposizione per il bene comune; in valle giovani, meno giovani e anziani sono in prima fila pronti a fronteggiare poliziotti e carabinieri. In valle la paura non è di casa. Questo coraggio, questa determinazione non vedo come possa essere sconfitta.
Un saluto a quanti sono rimasti feriti dalla violenza delle forze dell’ordine, un saluto alla Valle ed a tutto il Movimento NO TAV.
Non un passo indietro! NO TAV!
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