comunicato dello slai cobas per il sindacato di classe - Taranto
Esprimiamo solidarietà, non come si potrebbe pensare con i vigili aggrediti, ma con la donna arrestata ieri e con le donne in lotta per la casa
Quanto accaduto è la conseguenza inevitabile dell'atteggiamento sempre arrogante, provocatorio, offensivo dei vigili che fanno servizio al Comune di Taranto che esasperano le persone, quelle più bisognose, che vanno a Palazzo di città per chiedere risposte ai loro più elementari diritti, casa, in questo caso, altre volte lavoro. Anche ieri un gruppo di donne era andato a Palazzo di città per avere chiarimenti circa le assegnazioni delle case popolari, i criteri delle graduatorie. Ma, come più volte sta accadendo negli ultimi tempi invece che comprensione e risposte si sono trovate davanti un atteggiamento di vigili e vigilesse da "sceriffi".
La realtà è che i vigili a Taranto abusano della loro "autorità", creando essi un clima di tensione acceso. Alcuni vigili, in particolare, come pare la vigilesse aggredita, sono noti per il loro atteggiamento provocatorio.
Questo lo diciamo non per partito preso ma perché lo abbiamo sperimentato più volte sulla nostra pelle anche nei giorni scorsi: disoccupati organizzati che chiedono lavoro e che il Comune si assuma le sue responsabilità sull'emergenza lavoro/raccolta differenziata, si sono trovati ad essere cacciati in malo modo da vigili che con atteggiamento arrogante sono arrivati a dire che il Comune era "casa loro"; disoccupati, lavoratori, responsabili dello slai cobas per il sindacato di classe che vengono offesi e provocati con vigili che li fotografavano durante normali presidi autorizzati, fino al fatto che la coordinatrice dello slai cobas e due disoccupati il 4 aprile sono processati su denuncia di un vigile a cui era stato detto solo di mettere fine all'atteggiamento provocatorio verso i disoccupati in lotta. I vigili poi nel maggio dello scorso hanno sgomberato violentemente la "Tenda per i Lavoro" che non dava fastidio a nessuno ed era un punto di riferimento, di unità e speranza per tutti i senza lavoro.
Purtroppo dobbiamo dire che il Sindaco di "sinistra" Stefano sta sempre più assumendo lo stesso atteggiamento dell'ex sindaco fascista Cito: con un Comune illegalmente sbarrato (non accade in nessuna città o paese che il portone di un Comune sia chiuso permanentemente come a Taranto) e di fatto considerato proprietà
privata; con vigili usati a soli fini repressivi (e per fare in questo modo "cassa") anche verso ambulanti (anche l'8 marzo hanno fatto mega multe a ragazzi, donne disoccupate che cercavano di recuperare un po' di soldi con la vendita delle mimose), automobilisti, ecc.; o vigili sguinzagliati a strappare manifesti e multare; o un uso spropositato dei vigili durante normali incontri sindacali al solo scopo di intimidire. Lì dove dovrebbero fare ben altro.
Stefano, come Cito, sta unendo una politica repressiva verso coloro che reclamano diritti, a una politica di spicciolo assistenzialismo verso singole persone, oggettivamente clientelare. Entrambe comunque assolutamente controproducenti a risolvere i problemi reali della gente.
Anche ora, quale risposta annuncia il Comune a fronte delle necessità e esasperazione della gente? Solo e soltanto più vigili.
Questo è la causa di fondo degli episodi come quello avvenuto il 15 marzo.
E' questo atteggiamento arrogante e provocatorio dei vigili che deve finire.
Il 4 aprile giorno del processo, lo Slai cobas presenteremo noi un esposto alla Procura contro i Vigili e di denuncia dell'uso privato del Comune che fa il Sindaco Stefano.
Slai cobas per il sindacato di classe
cobasta@libero.it 347-5301704
16-3-2011
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