lunedì 14 marzo 2011

pc quotidiano 14 marzo - editoriale - contro il governo Berlusconi serve la rivolta popolare

La scorsa settimana è stata importante, per comprendere la dinamica della lotta di classe in corso nel nostro paese.
Il governo Berlusconi ha retto per ora alla bufera Ruby, per l'insipienza dell'opposizione parlamentare, per il mancato intervento, nella contesa contro il governo, della classe operaia e le masse popolari attraverso lo sciopero generale - occasione mancata il 16 ottobre, il 14 dicembre e il 28 gennaio.
Fatto in quelle date e combinato con le diffuse proteste popolari- inclusa la più importante di tutte.. la rivolta studentesca contro la riforma Gelmini - lo sciopero generale avrebbe fatto precipitare la situazione e avrebbe permesso di ottenere un vero risultato.
Ora Berlusconi può passare all'offensiva con la riforma reazionaria della giustizia volta a stroncare una volte per tutte la logica dei processi per corruzione, ruby, controllo monopolistico dei mass media, P3-P4 varie ecc, con un nuovo e più stretto controllo dei mezzi di comunicazione di massa, con la repressione poliziesca contro le opposizioni ecc e avanzare verso il regime moderno fascista.
Questo governo in quanto moderno-fascista reagisce all'attacco e ai moti popolari, non concedendo, mediando, arretrando ma rilanciando verso la dittatura e il regime.
Dittatura e regime che possono essere ostacolati, fermati, rovesciati solo con la rivolta popolare.. le rivolte in Maghreb sono un esempio di questo, fatte le debite differenze.
Invece questa settimana dimostra che anche chi ha consapevolezza della natura antioperaia e antipopolare del governo e della sua natura moderno fascista di attacco alla costituzione e alla scuola pubblica ecc non ha consapevolezza di come si può realmente combattere per vincere contro questo governo.
Con le forme tradizionali di lotta - lo sciopero e la manifestazione della USB del 25, la manifestazioni del 26 a difesa della costituzione e scuola pubblica, fusa quest'ultima con la grottesca apologia dell'unità d'Italia che l'ha fatta diventare a misura di una alleanza elettorale che va da sinistra parlamentare e parlamentarista a futuro e libertà. ali sinistre di questo sono disobbedienti,.. Carc ecc. - non si ostacola la marcia del governo e meno che mai lo si rovescia.
La classe operaia, le masse popolari, i comunisti, i rivoluzionari, le componenti proletarie e sociali di reale opposizione, devono muoversi su una strada alternativa che è quella della rivolta popolare - trasformando in questo senso la battaglia per lo sciopero generale e le diverse manifestazioni di massa in corso e in preparazione - del fronte unito per realizzarla, della costruzione di una direzione antielettoralista, rivoluzionara e comunista necessaria per combattere e vincere.


proletari comunisti
14 marzo 2011

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