sabato 4 dicembre 2010

pc quotidiano 4 dicembre - VELENI E OCCUPAZIONE


Spinetta Marengo è un quartiere industriale della zona sud di Alessandria; sul suo territorio insiste una considerevole quantità di siti produttivi, tra cui l'azienda chimica Solvay Solexis, protagonista nel 2009 dello sversamento, nelle acque del vicino fiume Bormida e nei terreni circostanti, di notevoli quantità di cromo esavalente.
Per bonificare il territorio dal veleno in questione occorreranno decenni, ma l'azienda evidentemente vuole rifarsi velocemente un'immagine verso l'opinione pubblica locale; per questo motivo, in questi giorni la direzione ha voluto trasmettere - attraverso gli organi di stampa borghesi - i dati relativi agli investimenti effettuati nel sito alessandrino dal 2002 ad oggi: si tratta di 250 milioni, impegnati per migliorare la competitività a livello internazionale e ridurre l'impatto ambientale.
Visto il disastro del 2009, ci si può immaginare quale possa essere la quantità di denaro investito nell'ambiente, rispetto a quanto impegnato per il miglioramento degli impianti di produzione, ossia per ottenere maggiori profitti sulla pelle degli operai.
A dire il vero c'è anche l'altra faccia della medaglia, che in tempi come questi caratterizzati da una profonda crisi economica non è da sottovalutare: nel 2010 l'azienda ha effettuato cinquanta assunzioni di giovani sotto i venticinque anni, portando il totale dei dipendenti alla cifra di 524.
Resta una considerazione da fare: è possibile sorvolare sugli effetti dell'avvelenamento dell'ambiente pur di avere un po' di occupazione in più?
E ancora: a quale qualità della vita vanno incontro gli operai, le loro famiglie e tutti gli abitanti di Spinetta Marengo?

Alessandria, 03 dicembre 2010

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Torino

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