Dopo le mobilitazioni a Chieti e all'Aquila, la protesta si allarga anche alle facoltà di Teramo e Pescara. Occupazioni, cortei e autogestioni per dire no alla riforma Gelmini.
Prosegue l'occupazione in tre facoltà dell'università dell'Aquila (Scienze, Ingegneria, Lettere e Filosofia).
A Teramo, occupata la radio dell'università. Gli universitari hanno interrotto i programmi di Radio Frequenza per un dibattito di protesta contro il Ddl Gelmini.
La radio dell'università teramana era già stata occupata giovedì scorso da un gruppo di ricercatori e docenti che protestava con modalità analoghe a quelle odierne. A Pescara, nelle facoltà di architettura e lingue, gli studenti hanno attraversato in corteo aule e corridoi dell'ateneo. Seguendo una bara e con lumini in mano hanno "celebrato" la morte dell'università pubblica
Prosegue l'occupazione in tre facoltà dell'università dell'Aquila (Scienze, Ingegneria, Lettere e Filosofia).
A Teramo, occupata la radio dell'università. Gli universitari hanno interrotto i programmi di Radio Frequenza per un dibattito di protesta contro il Ddl Gelmini.
La radio dell'università teramana era già stata occupata giovedì scorso da un gruppo di ricercatori e docenti che protestava con modalità analoghe a quelle odierne. A Pescara, nelle facoltà di architettura e lingue, gli studenti hanno attraversato in corteo aule e corridoi dell'ateneo. Seguendo una bara e con lumini in mano hanno "celebrato" la morte dell'università pubblica
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