giovedì 2 dicembre 2010

pc quotidiano 2 dicembre - Prima vittorira della mobilitazione studentesca

le grandi manifstazioni di piazza del movimento degli studenti ha ottenuto un primo successo, la pressione si è fatta sentire sui capigruppo che non hanno dato corso alle richieste della Gelmini.

non è bastata dunque la sua ultima minaccia disperata di blocco dei concorsi e dei fondi, la discussione al senato è stata spostata a dopo il 14 dicembre giorno della fiducia al govenro


Università, slitta il voto al Senato: riforma in Aula dopo la fiducia

ultimo aggiornamento: 02 dicembre, ore 13:24

Roma, 2 dic. - (Adnkronos/Ign) - La riforma dell'università approvata dalla Camera sara' esaminata dal Senato solo dopo il voto di fiducia al governo previsto per il 14 dicembre. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.

Il Pdl, spiega il capogruppo Maurizio Gasparri, aveva proposto "una discussione immediata gia' la prossima settimana, ma abbiamo preso atto che il presidente del Senato Renato Schifani, ascoltati i pareri degli altri gruppi, ha proposto che sia la conferenza dei capigruppo del 14 dicembre a decidere, anche in ragione della precedenza che ha il ddl stabilita' che ha la sua importanza e del passaggio, su cui noi siamo ottimisti, della fiducia al governo".

Il Pd si e' opposto a che in commissione Istruzione si avviassero delle audizioni sul tema dell'universita'. Per Italia dei valori , dice Felice Belisario, "un governo in crisi politica e morale non poteva forzare la mano". Palazzo Madama, a questo punto, lavorera' fino al 7 per l'approvazione del ddl stabilita' (ma i senatori sono convocati fino all'8), quindi appuntamento al 13 per la discussione sulla fiducia al governo.

Il ministro Mariastella Gelmini però lancia l'allarme: "E' necessario approvare la riforma in tempi rapidi altrimenti si bloccheranno tutti i concorsi per ricercatori e docenti in atto" sottolinea intervenendo a Radio Anch'io.

La Gelmini punta il dito contro l'opposizione che "per motivi di pura propaganda politica, mette a rischio provvedimenti urgenti e indispensabili per l'universita' italiana. Senza l'approvazione rapida del ddl non si potranno bandire posti da ricercatore, non potranno essere garantiti gli scatti di stipendio, non saranno banditi nuovi concorsi''. ''Sono comunque fiduciosa: il 14 dicembre il governo Berlusconi incassera' la fiducia del Parlamento e il ddl diventera' legge entro l'anno".

Il rinvio dell'esame in Senato viene invece accolto positivamente dagli studenti. L'Unione degli universitari lo considera un successo: "Si tratta di una grande vittoria degli studenti e dei ricercatori, il risultato di un anno di mobilitazione che mese per mese ha alzato la sua voce''.

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