giovedì 17 luglio 2025

Appello internazionale proposto per la mobilitazione in occasione della Settimana dei martiri (28 luglio – 03 agosto), in India e nel mondo

Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) chiama le organizzazioni e i partiti comunisti marxisti-leninisti-maoisti, tutte le organizzazioni e i partiti comunisti, i rivoluzionari, i progressisti e i sinceri democratici, alla mobilitazione a sostegno della Guerra Popolare in India e del partito che la dirige, il Partito Comunista dell'India (Maoista), in occasione della Settimana dei martiri (28 luglio – 03 agosto).

Il sangue versato dai martiri rivoluzionari indiani caduti per la Rivoluzione di Nuova Democrazia in India, primo passo verso il Socialismo ed il Comunismo, va onorato: é il sangue versato dai nostri compagni che sono pronti all'estremo sacrificio per liberare l'India dal giogo semifeudale e semicoloniale e dal capitalismo burocratico al servizio dell'imperialismo.

L'India non é solo il più grande paese al mondo con circa un miliardo e mezzo di persone, ma é anche il regime hindutha (fascismo con caratteristiche hindù) di Modi ed é il principale bastione dell'imperialismo yankee nonché il principale sostenitore del regime sionista in Sud Asia e nel mondo.

La rivoluzione indiana (con la strategia della Guerra Popolare di Lunga Durata) é attiva sin dal 1969, nei decenni é riuscita a liberare milioni di proletari e contadini e tribali dall'oppressione feudale e di casta nelle zone in cui si é sviluppata, arrivando a coprire un'area abitata da oltre 50 milioni di persone dall'estremo nord del subcontinente indiano fino agli stati meridionali di Kerale e Karnataka.

Il Partito Comunista dell'India (Maoista) é praticamente il più grande partito rivoluzionario in armi in assoluto per numero di compagni, settori delle masse che mobilita tramite organizzazioni sindacali, delle donne, per la difesa dell'ambiente e degli adivasi (popolazioni tribali) e senza casta. Il EPGL conta circa 20.000 uomini armati senza contare le milizie popolari locali.

Questa grande rivoluzione oggi attraversa una fase cruciale: il regime hindutva di Modi tramite una brutale operazione militare e genocida sostenuta dall'imperialismo e dal sionismo (tramite know how e droni forniti direttamente dallo stato sionista israeliano), l'Operazione Kagar che impegna decine di migliaia di poliziotti, paramilitari ed esercito, dichiara che "sconfiggerà il maoismo" nel paese entro l'aprile del 2026.

Mentre tale scadenza si avvicina, l'Operazione Kagar si intensifica: lo scorso maggio il segretario generale del Partito Comunista dell'India (Maoista), il compagno 'Basavaraj, insieme ad altri 27 compagni e guerriglieri, é caduto in combattimento dopo aver resistito ad un accerchiamento durato oltre due giorni da oltre 2.000 paramilitari.

Nei mesi scorsi centinaia di persone, non solo rivoluzionari ma anche abitanti dei villaggi e tribali sono stati massacrati nel corso di tale operazione militare.

La società civile indiana ha fatto appello al governo di fermare immediatamente questa "guerra contro il popolo" e di accogliere la proposta del CPI (Maoist) a dare il via a delle negoziazioni, ma il regime hindutva di Modi non solo prosegue per la sua strada ma etichetta tali attivisti come "urban maoist" riservando repressione anche per loro.

Quattordici anni fa il primo luglio cadeva il compagno Azad, membro del comitato centrale e dell'ufficio politico del partito in un falso scontro, arrestato e poi ucciso successivamente a sangue freddo.

Pochi mesi dopo, il 24 Novembre 2011, sempre in un falso scontro veniva martirizzato il compagno Kishenji, membro dell'ufficio politico del partito.

I martiri della rivoluzione indiana sono i migliori figli del popolo indiano che hanno sacrificato la propria vita non solo per la liberazione dallo sfruttamento dell'India, ma del mondo intero, contribuendo alla Rivoluzione Proletaria Mondiale.

Il Partito Comunista dell'India (Maoista) dopo il 7 ottobre 2023 ha attivamente sostenuto la Resistenza palestinese, nonostante le difficoltà che sta attraversando, organizzando azioni di sostegno e propaganda in India.

E' quindi un dovere internazionalista sostenere questa avanzata esperienza rivoluzionaria, ricordare i suoi martiri, che sono anche i nostri.

ICSPWI fa appello dunque alla mobilitazione in tutti i paesi del mondo in occasione della settimana dei martiri del PCI (Maoista), dal 28 luglio al 03 agosto, e in accordo con le condizioni specifiche sia oggettive che soggettive in ogni paese, organizzando:

  • Azioni e proteste alle ambasciate e ai consolati indiani

  • Meeting di sostegno

  • Azioni di propaganda nelle fabbriche, nei posti di lavoro, tra gli operai e i contadini in lotta, nei quartieri popolari e nelle università

I martiri della rivoluzione sono immortali!

I rivoluzionari del PCI (Maoista) sono i nostri compagni!

I compagni Basavaraj, Azad e Kishenji, leader della rivoluzione di nuova democrazia in India non saranno mai dimenticati, il loro esempio darà vita a future generazioni di rivoluzionari!

Stop 'Operazione Kagar' ! Libertà immediata per tutti i prigionieri politici in India!

Viva il Partito Comunista dell'India (Maoista)!

Viva la Guerra Popolare in India!

per maggiori info e materiali contattare: csgpindia@gmail.com

ICSPWI

Call for mobilization on the occasion of Martyrs’ Week (July 28th – August 3rd) in India!

The ICSPWI (International Committee to Support the People's War in India) calls on MLM organizations and parties, all communist organizations and parties, revolutionaries, progressives, and sincere democrats, to mobilize in support of the People's War in India and its leading party, the Communist Party of India (Maoist), on the occasion of Martyrs' Week (July 28th – August 3rd).

The blood shed by the Indian revolutionary martyrs who fell for the New Democratic Revolution in India, the first step towards Socialism and Communism, must be honored: it is the blood shed by our comrades who are ready for the ultimate sacrifice to free India from the semi-feudal and semi-colonial yoke and from bureaucratic capitalism in the service of imperialism.

India is not only the largest country in the world, with approximately 1.5 billion people, but it is also the country ruled by Modi's Hindutha (fascism with Hindu characteristics) regime and the main bastion of Yankee imperialism as well as the main supporter of the Zionist regime in South Asia and the world.

The Indian revolution (Protracted People's War) has been active since 1969. Over the decades, it has succeeded in liberating millions of proletarians, peasants, and tribal people from feudal and caste oppression in the areas where it spreaded, covering an area inhabited by over 50 million people from the far north of the Indian subcontinent to the southern states of Kerala and Karnataka.
The Communist Party of India (Maoist) is virtually the largest armed revolutionary party in absolute terms by number of comrades, mobilizing sectors of the masses through trade unions, women's organizations, environmental organizations, and adivasis (tribals) and casteless groups. The PLGA numbers approximately 20,000 armed men, not counting local popular militias.

This great revolution is now entering a crucial phase: Modi's Hindutva regime, through a brutal and genocidal military operation supported by imperialism and Zionism (using know-how and drones supplied directly by the Zionist Israeli state), Operation Kagar, which involves tens of thousands of police, paramilitary forces, and the army, declares it will "defeat Maoism" in the country by April 2026.

As this deadline approaches, Operation Kagar is intensifying: last May, the general secretary of the Communist Party of India (Maoist) himself, along with 27 other comrades and guerrillas, fell in combat after resisting a two-day encirclement by over 2,000 paramilitaries.
In recent months, hundreds of people, not only revolutionaries but also villagers and tribals, have been massacred during this military operation.
Indian civil society has called on the government to immediately stop this "war against the people" and accept the CPI (Maoist)'s proposal to initiate negotiations, but Modi's Hindutva regime not only continues its course but also labels these activists "urban Maoists," repressing them as well.

Fourteen years ago, on July 1st, Comrade Azad, a member of the party's central committee and political bureau, was killed in a fake encounter. He was arrested and subsequently killed in cold blood.

A few months later, on November 24, 2011, Comrade Kishenji, a member of the party's political bureau, was martyred in another fake encounter.

The martyrs of the Indian revolution are the best sons of the Indian people who sacrificed their lives not only for the liberation of India, but of the entire world, from exploitation, contributing to the World Proletarian Revolution.
Since October 7, 2023, the Communist Party of India (Maoist) has actively supported the Palestinian resistance, despite the difficulties it is experiencing, organizing support and propaganda actions in India.

It is therefore an internationalist duty to support this advanced revolutionary experience and remember its martyrs, who are also ours.

ICSPWI therefore calls for mobilization in all countries of the world on the occasion of the CPI (Maoist) Martyrs' Week from July 28 to August 3, and in accordance with the specific objective and subjective conditions in each country, organizing:

Actions and protests at Indian embassies and consulates
Support meetings
Propaganda actions in factories, workplaces, among struggling workers and peasants, in working-class neighborhoods, and in universities

The martyrs of the revolution are immortal!

The revolutionaries of the CPI (Maoist) are our comrades!

Comrades Basavaraj, Azad, and Kishenji, leaders of the new democratic revolution in India, will never be forgotten; their example will inspire future generations of revolutionaries!

Stop Operation Kagar /Immediate freedom for all political prisoners in India!

Long live the Communist Party of India (Maoist)!

Long Live the People's War is on in India!

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