venerdì 21 marzo 2025

pc 21 marzo - Università in lotta contro riarmo, precarietà, tagli alla ricerca, decreto sicurezza…

 

L’attacco del governo moderno fascista della Meloni è a tutto campo, dal lavoro, alle donne, ai diritti fondamentali… per finire all’istruzione (come sta facendo il suo amico Trump).

Da diversi mesi sono in atto in tante università iniziative per denunciare questo attacco, dal nord al sud e ieri a Torino, Treno, Padova, Siena, Bari, Catania, per citarne alcune, come cita il manifesto di oggi.

Contro questo governo e la ministra Bernini: no al piano di riarmo europeo, alla riconversione dell’industria al settore bellico e al ddl sicurezza. NO ai servizi segreti dentro le università e alle schedature di massa.

Le manifestazioni servono a “svelare cosa c’è dietro agli atenei italiani: il lavoro precario di migliaia di ricercatori, dottorandi e assegnisti di ricerca che hanno contratti breve, senza garanzie, costretti a cambiare sede in cerca di un contratto». Dietro gli atenei ci sono anche le ricerche nel settore bellico. Alla preoccupazione che i tagli di 1,2 miliardi previsti dalla legge di bilancio compromettano la sopravvivenza della ricerca pubblica, agevolando i portatori di interessi privati, si è aggiunto il timore per l’impatto che il RearmEu e il ddl Sicurezza potranno avere in questo contesto. E la saldatura con la questione palestinese è stata naturale.”

La tendenza ai tagli è in corso da anni, ma questo governo ci mette il carico da novanta: “È una tendenza in atto da anni – dicono i precari dell’università di Pisa – ma oggi siamo di fronte a un punto di non ritorno che mina ciò che è rimasto dell’università pubblica».

Contro l’attacco a tutto campo, ci vuole una lotta a tutto campo per cacciare questo governo moderno fascista. 

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