Ieri in molte città italiane si è scesi in piazza contro l’ennesimo massacro perpetrato da Israele contro i palestinesi a Gaza.
Presìdi e sit-in di emergenza sono stati convocati immediatamente a Milano, Napoli, Genova, Bologna, Firenze, Pisa, Modena, Padova, Bergamo. A Roma si scenderà piazza giovedì al Pantheon. Altre iniziative sono in via di definizione.
La decisione israeliana di riprendere la guerra di sterminio contro donne e bambini palestinesi a Gaza, è stata coordinata tra la il governo dell’entità sionista israeliana e l’amministrazione Trump. L’obiettivo è
usare la forza contro il popolo palestinese per costringerne la resistenza a accettare le condizioni imposte da Tel Aviv per il rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza.Questo massacro è avvenuto nonostante l’impegno della resistenza palestinese a un cessate il fuoco, mentre i mediatori non sono riusciti a costringere Israele a rispettare i propri impegni.
L’escalation israeliana e statunitense a Gaza, in Cisgiordania ma anche in Siria, Libano e Yemen e le minacce rivolte all’Iraq e all’Iran, rivelano chiaramente il tentativo di realizzare il progetto coloniale teso ridisegnare i confini del Medio Oriente.
Poco dopo le 2 del mattino di martedì, in pieno Ramadan, una serie di attacchi aerei israeliani ha preso di mira decine di edifici residenziali e scuole che ospitavano sfollati in tutta Gaza. Uno dei primi obiettivi è stata la scuola al-Tabaeen, che ospitava centinaia di palestinesi sfollati a Daraj, un quartiere nel cuore di Gaza City.
Dal 2 marzo, Israele ha imposto un severo blocco a Gaza, vietando l’ingresso di aiuti, cibo, medicine, nonché forniture di carburante e gas da cucina.