giovedì 1 giugno 2023

pc 1 giugno - Le elezioni in Spagna - Da ORE 12 di mercoledi' 31/5


In
Spagna abbiamo avuto elezioni amministrative che hanno segnato la sconfitta del governo.

Il governo Sanchez-Podemos e i sindaci - per esempio in Catalogna Ada Colau - sono stati propagandati anche nel nostro paese come rappresentanti della sinistra buona, quella che non ha tradito il popolo, i lavoratori, le aspirazioni democratiche, e per quanto riguarda la Catalogna le aspirazioni autonomiste ed indipendentiste. E’, quindi, il “governo buono”.

Il governo buono, però, ha perso. Come mai ha perso?

Perché quello che appare buono non è mai realmente buono: questi governi hanno fatto sì qualche legge che noi consideriamo sicuramente progressista - le leggi sul lavoro che vengono fatte in Spagna sarebbero oro per un paese come il nostro - ma non si comprende l'ondata che viene dai sotterranei della situazione mondiale.

Dalle viscere del sistema imperialista mondiale si è scoperchiata una fogna e da questa fogna viene tutto quello che c'è di peggio storicamente all'interno di questi paesi.

Anche in Spagna c'è la Meloni di turno: il partito Vox che, peraltro, è il partito fratello gemello dei

cosiddetti Fratelli d’Italia che sono anche “fratelli” dei fascisti/nazisti spagnoli.

L'onda lunga che viene anche dalla vittoria di Meloni è arrivata parzialmente anche in Spagna e la Meloni ha goduto, nel periodo precedente, nel circuito europeo anche per le sue presenze in Spagna alle manifestazioni di Vox.

Però due problemi: la destra ha vinto, la destra ufficiale, il Partito Popolare sostenuto dalla destra reazionaria di Vox, a Madrid e a Barcellona.

In queste capitali esiste un ampio ceto politico di piccola borghesia intellettuale che occupa gli spazi di quelli che si chiamano la “movida, le tematiche progressiste legate anche ai diritti civili, lgtb, e così via. In tutto questo periodo questo ceto politico viveva bene esattamente come ha sempre vissuto.

E’ il popolo che in queste città non ha certo migliorato le sue condizioni.

E la palude, rappresentata dalla piccola borghesia sedicente progressista, da Barcellona a Madrid, si è dimostrata, anche in queste elezioni, non essere una cornice democratica e progressista dei governi. La palude infetta della piccola borghesia progressista, “vitaiòla” e da “movida”, è un alimento che permette l'avanzata del fascismo.

Il fascismo si traveste da popolarismo, da opposizione radical chic, e guadagna terreno tra le masse e i governi, anche nella loro faccia progressista, diventano sempre più deboli e non sono in grado di opporsi al fascismo e alla trasformazione reazionaria di questi paesi.

Le elezioni in Spagna sono un altro esempio di questo.

Elezioni in Spagna che ci saranno ancora: Sanchez, il capo del governo, ha pensato che non è il caso di continuare così, di cercare un nuovo plebiscito antifascista e anti reazione che lo possa mantenere in potere. Ha considerato le lezioni una scommessa ed è evidente che tutto fa capire che questa scommessa potrà essere persa e anche in Spagna l'avanzata fascio-reazionaria diventerà un pericolo per le masse spagnole e un anello della catena fascio-reazionaria nei paesi imperialisti europei.

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