Messo in conto dai padroni e che ha il suo centro nelle grandi fabbriche e multinazionali, in corsa per ritagliarsi profitti nella competizione economica mondiale, come dimostra quello che succede alla Tenaris che sta facendo profitti record con gas e petrolio.
Dall'Italia, dove ieri, 30 maggio, è successo un'esplosione nel ciclo produttivo acciaieria, un altro segnale che i record produttivi sono incompatibili con la sicurezza (vedi comunicato dello Slai Cobas);
all'Arabia Saudita, dove il 22 maggio vi è stato un infortunio mortale nel cantiere Tenaris adAbu Dhabi di un operaio del Bangladesh;
all'America Latina, dove il 21 maggio il più grande sindacato petrolifero argentino ha iniziato uno sciopero a tempo indeterminato per chiedere miglioramenti del lavoro dopo una serie di incidenti che hanno ferito i lavoratori in Vaca Muerta, la seconda più grande riserva di gas non convenzionale al mondo e la quarta più grande riserva di petrolio.
Per i padroni aumentano i profitti mentre per gli operai peggiorano le condizioni di lavoro e la sicurezza.
Ma all'aumento dello sfruttamento corrisponde l'aumento degli scioperi e delle lotte degli operai che devono trovare l'unità di classe internazionalista contro i comuni nemici in ogni paese: padroni governo stato del capitale.
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Seguono link dalla stampa dell'America latina e il comunicato Slai Cobas di lunedì 29 maggio a poche ore dall'accaduto alla Tenaris Dalmine, a cui il giorno dopo è seguito l'indizione di sciopero di Fiom Fim Uilm di 8 ore per lunedì 5.
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