martedì 30 maggio 2023

pc 30 maggio - Alluvione. Stato e Istituzioni hanno abbandonato la popolazione e cercano pure di impedire gli aiuti delle brigate solidali. A Ravenna un presidio di protesta

Stato, Istituzioni, vorrebbero dare la sola falsa immagine di un popolo unito alle loro scelte scellerate antipopolari. Ma la verità è una: la cosiddetta "macchina dei soccorsi" dello Stato è inesistente e che le brigate solidali di volontari l'hanno sostituita, dimostrando che l'autorganizzazione popolare può mettere in campo le soluzioni necessarie, "dal popolo per il popolo". Da questa esperienza, dalle assemblee, occorre partire per dare forme organizzate all'unità di popolazione e volontari, favorendo il protagonismo popolare con Comitati di Autodifesa Popolare su salute e sicurezza nei territori per "dare voce a chi non ha voce" sulle scelte politiche che distruggono i territori e che ci espongono al rischio-sicurezza con i tagli su tutto quello che serve per migliorare la qualità di vita delle masse popolari, da parte delle amministrazioni, della Regione, del Governo e per contrastare le insufficienti misure sull'alluvione prese da un governo guerrafondaio che invece inonda di denaro pubblico padroni, mercanti d'armi e una guerra assassina fatta nel nome del Profitto. Su questo stiamo lavorando a Ravenna.

Un compagno di proletari comunisti e dello Slai Cobas psc di Ravenna

il Comunicato  di Pap che spiega l'iniziativa:

Viva i volontari, ma lo Stato dov'è?

Domenica pomeriggio come Potere al Popolo abbiamo tenuto, davanti alla Prefettura di Ravenna, un presidio con la testimonianza dei volontari che sono venuti da tutta Italia (un grazie immenso a tutti)  in

azione da 10 giorni  a Faenza, Forlì, nella Bassa Romagna e Cesena  e la presenza della nostra Portavoce Nazionale Marta Collot.

Signor Prefetto, spalleggiato anche dai "signori Sindaci", ci spieghi il suo appello dei giorni scorsi:... “Grazie a tutti i volontari ma non venite a intralciare il lavoro”...

Nessun volontario si è presentato dove l'acqua era (ed è ancora a oggi) a terra.

Lì giustamente devono intervenire i professionisti preparati a farlo (vigili del fuoco e altri) ma ora dove sono le istituzioni ad aiutare i singoli cittadini, gli anziani, le piccole aziende a liberare dal fango e pulire le loro case, negozi e attività?

Chiediamo lo Stato dov'è?

Certo stiamo vedendo la Protezione Civile lavorare, ma in affanno a causa della mancanza di personale e mezzi. Dove è il genio civile?

E l’esercito poi che potrebbe mettere a servizio il genio militare è praticamente assente. E’ più importante svolgere  in Sardegna la prima fase di Joint Stars, l'esercitazione militare che a visto coinvolti Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Carabinieri, Guardia di Finanza, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana e Capitaneria di Porto e nella quale erano impiegati impegnati più di 4mila uomini e donne e circa 900 tra mezzi aerei, terrestri e navali. 

Quello che in questo momento pretendiamo è che a spalare nel fango, tra le acque alluvionali e il rischio di malattie, non si lascino solo i cittadini ed i volontari, ma che siano chiamati da tutta Italia anche quei corpi impegnati in attività inutili e dannose, e che non fanno altro che alimentare un clima di guerra nel quale tutti, ormai da mesi, siamo stati abituati a vivere.

Ma ora volete eliminare anche l’aiuto dei volontari, perché li volete fuori dai nostri territori? 

La nostra gente si attiva subito (lo sappiamo bene) e per fortuna c'è  l'aiuto della solidarietà popolare, oggi spesso praticamente in solitaria, rappresentata da questi splendidi ragazzi.

Vogliamo una risposta seria, spiegatecelo e spiegatelo soprattutto a chi ne ha bisogno.

ASSEMBLEA territoriale di Potere al Popolo di Ravenna

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