giovedì 16 febbraio 2023

pc 16 febbraio: Gkn: Massima allerta solidale: Qf verso la liquidazione? Massima solidarieta' e necessaria ripresa della lotta contro le delocalizzazioni contro padroni/Governo/Istituzioni

Ribadiamo l'invito al Collettivo lavoratori Gkn all'Assemblea proletaria anticapitalista del prossimo sabato 18 febbraio a Roma spazio Metropoliz, dalle ore 10,30 alle 18,30

Proponiamo di decidere insieme il 18 una mobilitazione coordinata di tutte le realta' di fabbrica colpite dalla delocalizzazione.

Chiaramente chiediamo al Collettivo, ed è sempre meglio, una partecipazione in presenza. Se proprio impossibile, un collegamento telefonico per un intervento: tel 3475301704 o 3355442610 

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

1. Quarto mese senza stipendio. Senza tredicesima. L’azienda non ci manda nemmeno le buste paga, i cedolini dello stipendio, da dicembre. Senza benzina per raggiungere i turni per svolgere l’attività vitale di custodia e manutenzione a salvaguardia della fabbrica. 98 decreti ingiuntivi approvati. Con un prototipo di Cargo Bike prodotto con le nostre mani e uno sguardo alla produzione di rinnovabili. Con un progetto di fabbrica pubblica e socialmente integrata. Senza nulla, ma pieni di orgoglio e dignità.

2. Borgomeo si prepara alla liquidazione? Voci insistenti si moltiplicano. Se così fosse, tutti lo sanno sulle nostre teste e alle nostre spalle. Se così fosse, questo sta avvenendo in barba ad ogni trasparenza sociale, contrattuale, sostanziale e formale. Sarebbe l’ennesimo schiaffo a istituzioni e tavoli tra le parti sociali. Il che dovrebbe come minimo fare indignare. L’indignazione, di solito, è un moto della dignità. E da sola, è ben poco. Ma pare che anche quel poco per le istituzioni sia troppo.

3. Ieri sono avvenuti i primi due pignoramenti mobiliari in Qf: da quel che ci è stato detto, è stato

pignorato un robot motoman e un macchinario automatico per il controllo qualità denominato “Vision”. Eccellenze industriali, investimenti recenti, di industria 4.0, che giacciono inutilizzate e sprecate. L’azione legale dei lavoratori arriva a fare chiarezza dove un intero sistema istituzionale fallisce. E’ un dato di fatto.

4. Abbiamo presentato i piani industriali il 20 dicembre, dopo 10 giorni di consultazione popolare. Da lì sono partiti ulteriori incontri di approfondimento. La cassa integrazione per riorganizzazione è stata individuata come possibile strumento della messa a disposizione dello stabilimento ai piani di reindustrializzazione dei lavoratori e allo scouting pubblico della Regione. Il 20 gennaio Qf ha aperto la procedura di cassa. La procedura scadeva il 13 febbraio. Senza perdere un attimo, abbiamo dato disponibilità a incontri serrati, giorno e notte se necessario. Qf è sparita e ha dato disponibilità a discutere DAL 21 febbraio. 20 dicembre, 20 gennaio, 21 febbraio: così va avanti da mesi, sprecando mesi come fossero noccioline, di incontro in incontro. Incontri inconcludenti per dare l’impressione che qualcosa si discute, per non discutere di nulla. Borgomeo è uno sprecatore di mesi. Un cinico uso del tempo – deliberato o no, ognuno si faccia un’idea – con l’effetto di provare a indebolire e logorare la vertenza e il Collettivo di fabbrica.

5. Il diritto alla retribuzione è inviolabile. Non esistono “finestre di privazione retributiva” con un contratto a tempo indeterminato. Ed è il soggetto privato, l’impresa, che deve agganciare un eventuale ammortizzatore sociale. Se l’imprenditore privato – per incompetenza o pura negligenza o qualsiasi altro motivo – non è in grado di agganciare l’ammortizzatore sociale, paga il rischio di impresa, pagando gli stipendi. E’ un banale principio di responsabilità che vale per tutti, per noi, per voi, non per Francesco Borgomeo e per il Ministero del Lavoro, evidentemente. Con l’invenzione della cassa straordinaria retroattiva in deroga, infatti, il Ministero del Lavoro sancirebbe che si può decidere a febbraio 2023 come tu eri al lavoro e come avresti dovuto essere pagato nel 2022 (!!!).

6. Dalle visure, risulta che Pvar è diventata la controllante di Qf/Gkn Firenze al posto di Plar. Anche se il 23% del capitale sociale della Pvar è della Plar. Pvar è la seconda società creata da Borgomeo. La prima era Plar, creata nel 2021. Nel maggio del 2022, è stata creata la Pvar. La Pvar si occupa di “acquisizione di complessi, aziendali qualunque sia il loro oggetto sociale, (…) l’acquisto, la permuta, la vendita, la costruzione, la ristrutturazione di beni immobili”. L’eventuale liquidazione e questo cambio societario alludono forse ad una pura operazione immobiliare?

7. Firenze, sta succedendo di nuovo. Come alla Bekaert, come all’Electrolux. Sta succedendo ora. “Ma noi siamo ancora qua, eh già!”. Possiamo essere l’ennesimo episodio di ciò che è già avvenuto. O il precedente di quello che finalmente può cambiare. Ed è forse per questo che ci assediano: non si possono permettere un precedente. Ed è questo invece quello che ci stiamo giocando in questa vicenda. Noi ci stiamo giocando lo stipendio e il posto di lavoro. Voi tutte e tutti vi state giocando un precedente in grado di scompigliare l’intera politica di deindustrializzazione e impoverimento del paese.

8. Gli assedi a volte si rompono. Le maschere a volte cadono. La verità a volte riesce ad arrivare prima della bugia. E a volte la fabbrica riparte. Magari pubblica e socialmente integrata, mutualistica, in linea con una vera transizione ecologica. Massima allerta solidale, perché è il punto più buio della notte. Il punto più duro che però di solito precede l’alba. Massima allerta solidale, ognuno al proprio posto in questa vicenda.

#insorgiamo

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