lunedì 13 febbraio 2023

pc 13 febbraio - Assemblea a Palermo contro la guerra imperialista info sul dibattito


                                                     Introduzione di una compagna Slai Cobas sc

Stiamo discutendo da giorni la necessità di dovere agire  come lavoratori e lavoratrici contro questa guerra interimperialista che avanza ormai da un anno, questa assemblea è il luogo in cui lanciamo la proposta/azione di un comitato di lavoratori, lavoratrici, precari, disoccupati contro la guerra imperialista e contro il nefasto ruolo attivo che il governo italiano da Draghi all’attuale governo Meloni porta avanti e oggi rafforza in questa guerra al servizio degli interessi dei padroni capitalisti scaricandone gli effetti in termini di guerra interna alla nostra condizione di vita… I lavoratori e lavoratrici dello Slai che si sono detti d’accordo sono la base naturale costitutiva di questo comitato ma esso vuole essere uno strumento largo, dinamico che possa raggiungere altri lavoratori, lavoratrici, operai, precari… da lavoratori, lavoratrici che lottano ad altri lavoratori, ad altri precari, ad altre donne ai giovani per portare un messaggio netto e chiaro su questa guerra e fare schierare innanzitutto lavoratori, gli operai che ogni giorno subiscono il lavaggio del cervello ideologico, politico, pratico del governo sulla necessità/giustezza di questa sporca guerra, dell’economia di guerra e per provare a mobilitarci attraverso ogni forma possibile contro la guerra imperialista collegandoci anche con altre realtà che già lottano contra la guerra, oggi sono qui presenti rappresentanti del Comitato No Muos di Palermo e Assemblea No guerra, ma per i lavoratori, i proletari c’è la necessità ogni giorno sempre più urgente di un orientamento di classe e di un’azione di classe…

Dall’intervento del compagno Slai Cobas sc
…I lavoratori e lavoratrici dello Slai hanno condiviso in generale la proposta di lanciare/costruire un comitato contro la guerra… la lotta sindacale è normalmente per dirla “banalmente” lo scontro fra lavoratori e padroni in difesa di diritti che i padroni costantemente cercano di strapparci, di toglierci da ogni punto di vista, dal salario che cercano di abbassare costantemente al fatto che non vogliono rispettare i diritti previsti, dai contratti collettivi alla stessa Costituzione, è un attacco costante a volte dichiaratamente aperto a volte di sottofondo e gli operai, i lavoratori sono costretti a difendersi costantemente… questo diciamo è l'aspetto principale di base di un sindacato, chi non fa questo fino in fondo non fa neanche il sindacato, stiamo parlando di Cgil Cisl Uil per esempio cioè i sindacati più grandi che non difendono da tempo la condizione di lavoro e i diritti dei lavoratori diventando sempre più organici al sistema dei padroni e del Capitale nell'elaborazione delle leggi antioperaie, antiproletarie.
La discussione che abbiamo fatto più volte con i lavoratori sulla guerra che in parte è intrecciata alla vita quotidiana deve ora essere vista come un obiettivo diverso perché anche il nemico immediato su questo è diverso, è il governo. Non hai di fronte direttamente il singolo padrone che individualmente potrebbe anche essere contrario sulla guerra ma il problema è invece il governo, che rappresenta gli interessi dei padroni capitalisti come classe nel suo insieme… è necessario che gli operai, i lavoratori che sono impegnati da anni nella lotta, o che ancora non lottano spostino l'attenzione dal proprio immediato che è completamente intrecciato con la vita generale per porre l'attenzione su quello che non si vede facilmente, da dove viene questa guerra, perché la guerra imperialista…
Gli obiettivi della lotta e nella lotta sono due principalmente:
il primo, è il governo il principale nemico degli operai, dei lavoratori, delle masse popolari, oggi il governo reazionario Meloni/Crosetto in una nera fedeltà/servilismo agli Usa/Nato per non essere marginalizzato in Europa, non solo sta continuando ma sta rafforzando le politiche di guerra, spese militari, propaganda di guerra, vedi le scuole… se non diciamo chiaramente agli operai, ai lavoratori, alle donne che per opporsi realmente alla guerra devi lottare contro il governo di casa tua non stai dando un messaggio giusto, lasci i lavoratori nell'indifferenza o nell'ignoranza o li inganni spostando/deviando l'obiettivo, l’ambito della lotta da fare; l'altro versante/obiettivo sono i lavoratori stessi, da qui il tentativo di fare questo comitato, abbiamo già iniziato a diffondere il volantino/appello, abbiamo fatto una raccolta di firme con la mozione operaia promossa dallo Slai ma aperta a tutte le realtà che la condividono in alcuni luoghi di lavoro dalle scuole dove si sono attivati i precari Coop alla fabbrica, al Cantiere, navale tra gli operai per coinvolgere altri lavoratori…
Ora, ci sono state iniziative in questo anno di realtà, di militanti che hanno fatto denunce, azioni contro la guerra, vedi a Palermo l’Assemblea No Guerra di cui oggi qui ci sono presenti alcuni rappresentanti, un’assemblea dove abbiamo partecipato laddove abbiamo ritenuto giusto farlo, ma il cuore del problema sono i lavoratori con il cuore del cuore degli operai, delle fabbriche luogo/centro nodale dello sfruttamento Capitale/lavoro salariato dove ancora non vi è la necessaria mobilitazione…
Siamo ad un anno della guerra, l’anno scorso quando è scoppiata la guerra in Ucraina si parlava di guerra lampo, come le chiamano i borghesi, guerre lampo che stanno finendo, è dal 1914 quando è scoppiata la prima guerra mondiale che di guerre lampo non se ne possono vedere, non esistono le guerre lampo perché le condizioni oggettive delle guerre imperialiste sono molto più complesse, coinvolgono milioni di persone da ogni punto di vista, ingenti apparati produttivi, di informazioni, di trasporto, di collegamenti che è diventato quasi impossibile oggi parlare di guerra lampo quindi anche questa guerra praticamente… ora se questo facesse parte delle intenzioni di chi ha aggredito, di chi si sta difendendo facendosi scudo con gli altri paesi imperialisti, stiamo parlando della Russia che ha invaso e dell'Ucraina e poi ci sono gli Stati Uniti, la Germania l'Italia, l'Unione Europea in generale, di farla durare questa guerra perché così l'economia in qualche maniera va avanti, non è questo diciamo per adesso il nostro argomento, quello che ci hanno detto è che doveva finire all’indomani con la Russia che invadeva, cambiava il governo dell'Ucraina ostacolava i piani della NATO di avvicinamento fino a quasi dentro la Russia ecc … oggi c'è stato invece l'incontro tra Zelensky e gli altri imperialisti Inghilterra, Francia, Germania e ora la Meloni che sta facendo un colloquio faccia a faccia con Zelensky li sentì parlare ipocritamente di ricostruzione con i padroni pronti a mettere in azione le loro lorde mani, quando secondo le cifre ufficiali siamo a circa 56.000 morti in un anno, e in particolare persone indifese, bambini donne, parlano di ricostruzione su una montagna di morte di 56.000 vittime a cui si sono purtroppo aggiunti i 20.000 morti causati dal terremoto turco mentre la Turchia continua a bombardare contro i Curdi e la guerra in Ucraina continua, il livello di barbarie di questo sistema imperialista/capitalista è davanti agli occhi di tutti noi…
A un anno di distanza come lavoratori in questo paese, ma possiamo allargare lo sguardo anche ad altri paesi, non siamo riusciti nonostante tutti i nostri sforzi a fermare questa guerra … l’anno scorso un segnale giusto e importante è stata la manifestazione indetta dagli operai della GKN a Firenze, la prima manifestazione operaia e popolare contro la guerra ma questo percorso non ha poi avuto uno sviluppo di classe efficace a cambiare i rapporti di forza, oggi ci sono segnali importanti e giusti da sostenere, da estendere e a cui collegarsi come quelli che arrivano dai portuali di Genova… occorre lavorare partendo anche da piccole azioni in un percorso che ci deve portare a grandi azioni… piccoli passi ma determinati…
L'accanimento del governo attuale è quotidiano, aumentano le spese militari, aumentano i piani militari e le azioni militari su come utilizzare per esempio le basi, di cui l'Italia è piena, vedi la questione delle armi nucleari, 13.000 sono le armi nucleari nel mondo, oggi dalla Russia alla NATO alla Cina tutti quanti parlano di nucleare tattico, come se fosse meno distruttivo, che non si distruggerebbero intere città, ma questo modo di parlare/minacciare della guerra, della vita umana è veramente indicativo del livello di barbarie ideologico/politico del sistema imperialista in crisi che usa le guerre per uscire dalla crisi profonda… naturalmente non facciamo l’elenco delle guerre in corso nel mondo di cui si fa finta che non ci siano però il problema è che c'è ne è una ogni tanto di guerre che può davvero cambiare lo scenario definito, è questa guerra dello scontro tra la Russia e l’Ucraina che è il pedone come si dice negli gioco degli scacchi degli stati imperialisti dagli Usa a tutti gli altri che sta in mezzo sul massacro delle popolazioni, è una di quelle cose che potrebbe portare alla guerra nucleare, non lo diciamo noi ma lo dicono loro stessi in moltissime dichiarazioni ufficiali o articoli di riviste borghesi, c'è un continuo avanzare verso un baratro che è quello appunto della guerra nucleare definitiva.
Su questi aspetti che riguardano naturalmente l'insieme delle condizioni, noi lavoratori dobbiamo innanzitutto schierarci in modo chiaro, i lavoratori si devono schierare, contro la guerra imperialista e per la pace subito, contro il governo italiano che fa la guerra e contro i paesi imperialisti che hanno tutta l'intenzione di fare la guerra, con l'obiettivo e l’azione di coinvolgere quanto più possibili lavoratori… una volta che ci siamo schierati, una volta che cominciamo la pratica per mobilitare per informare e contro informare, contro informare è fondamentale, la compagna No Muos qui presente oggi sa cosa significa, vedi Niscemi e il lavoro non facile ma necessario da fare verso la popolazione del luogo…
Informazione/controinformazione/azione/mobilitazione… ma alla base ci deve essere la chiarezza verso i lavoratori, i proletari, delle posizioni, sui motivi di fondo della guerra… perché altrimenti sembra che parliamo di una bande di cattivi, e non basta dire sì questa guerra la fanno per i soldi, per i profitti, cioè abbiamo una serie di approfondimenti anche da fare e per questo ci stiamo anche riservando che accanto alle azioni pratiche ci sia anche lo studio/l’analisi con i nostri mezzi proletari ma occorre farlo.
Il 24 ad un anno dallo scoppio di questa guerra interimperialista in tutto il mondo si faranno iniziative di denuncia, lotta ma anche i borghesi al potere le faranno per convincere della giustezza di questa barbarie, quindi questo 24 a noi lavoratori servirà come base per dire la nostra dal punto di vista della classe proletaria, a Roma il 18 saremo all’Assemblea proletaria Anticapitalista per collegarci con altri lavoratori che vogliono lottare in tal senso.
Nel volantino di invito per l’assemblea di oggi che abbiamo scritto:
No alla guerra imperialista, No alla partecipazione attiva del governo Meloni nero alla guerra, No all'aumento delle spese militari, le cifre ufficiali del governo rispetto solo all'Ucraina è intorno al miliardo nell'arco di alcuni mesi con 10 decreti emanati, mentre per le spese militari in generale siamo a 27,7 miliardi in un anno fino ad ora e il governo ha detto che ha intenzione di portarle a 38 miliardi, in questa finanziaria sono stati tolti sei miliardi alla sanità per fare un esempio; No al carovita che abbiamo messo come ultimo punto che per noi lavoratori, precari, proletari e proletarie diventa un problema serio nella vita quotidiana ma sulla questione guerra non è il primo problema in senso logico e poi in senso strategico, il carovita in genere cioè l'aumento dei prezzi più o meno in questo sistema c’è sempre, oggi viene amplificato dalla questione guerra… La presentazione di questo comitato è un primo slancio, una prima proposta necessaria che dobbiamo concretizzare nei prossimi giorni di lavoratori lavoratrici per una presa di coscienza dei lavoratori, lavoratrici, come stimolo, spinta che può essere traino per altri, da questo punto di vista partiamo con la parlo d’ordine “fermare la guerra imperialista” è un'operazione difficile ma si deve anche osare…
Contro una guerra che crea morte e distruzione donne bambini, i lavoratori devono esprimere la loro opposizione alla guerra che il governo italiano moderno fascista continua a portare avanti violando ogni giorno l'articolo 11 della Costituzione, questo governo è illegale e criminale, Mattarella a Sanremo si sarebbe dovuto buttare dal palco alla citazione di Benigni dell’art.11, che comunque come un giullare di corte, non lo intendeva secondo i veri interessi dei lavoratori, ma lo ha comunque citato l'articolo 11 così come l'articolo 21 violati ogni giorno violati ogni giorno come il resto degli articoli…

Compagna Slai Cobas sc
La borghesia al potere, oggi rappresentata dalla sua frazione più reazionaria con il governo Meloni, usa tutti i mezzi per fare una campagna quotidiana a livello di massa per convincere che questa guerra è giusta, con un Parlamento asservito dove non c’è opposizione, tutto il Parlamento dalle componente fascista al Pd ha continuato a votare l’invio di armi… tutti i mezzi, uno di questi è per esempio la scuola, oggi qui ci sono lavoratrici docenti che possono portare un contributo di quanto accade nelle scuole, dove il Ministero/Usr firmano protocolli con l'esercito per costringere gli studenti a fare l'alternanza scuola lavoro nell'ambito delle caserme e ora anche delle basi, vedi Sigonella, studenti che devono essere “lavorati” nella scuola al servizio delle esigenze del Capitale per essere sfruttati in fabbrica e per andare in guerra, come nuovi figli per la Patria del governo Meloni che a proposito delle donne le incita in diverse forme a fare figli… ci stiamo avviando verso l'otto Marzo che ad un anno di guerra deve vedere ancora e di nuovo le lavoratrici in prima linea contro la guerra, ci deve vedere schierate nuovamente contro…
Da un lato la classe lavoratrice è priva ad oggi di un’organizzazione politica autonoma che faccia veramente gli interessi della classe, che la indirizzi, orienti in modo organico, i sindacati confederali organici al sistema dei padroni sono quelli che come la Fiom alla Fincantieri di Palermo dove stanno facendo le navi da guerra, e qui ci sono precari che hanno avuto i padri che hanno lavorato in quella fabbrica, plaude al fatto che si è conclusa la commessa della nave da guerra invece di indire uno sciopero, gli operai non si possono licenziare, lavorano “con il magone” come ci ha detto qualcuno a proposito della nave che stavano costruendo consapevole a cosa serviva, ma non siamo in una fase come il 68/69 dove la classe lavoratrice era forte e i padroni hanno avuto paura perché ricordiamoci che alcune leggi/riforme sono state fatte per la paura che la borghesia ha avuto allora sul piano del potere… ma dobbiamo andare dagli operai, portare un messaggio diverso, chiaro, una proposta di azione diversa… abbiamo bisogno di fare fronte come lavoratori, i padroni fanno l loro fronti, questa guerra ne è la dimostrazione, porteremo il 18 a Roma il lavoro che ci prefissiamo di fare qui per collegarlo anche con le azioni/lotte dei altri lavoratori, operai, precari…
Posizioni, messaggi netti e chiari con i lavoratori, verso il lavoratori e da lavoratori, se si dice contro la guerra in modo generico ma non si dice contro il governo italiano che è parte attiva di questa guerra c’è qualcosa che non funziona perché ai lavoratori si deve dire chiaramente cosa è l’imperialismo italiano, il suo ruolo nelle contese/collusioni imperialiste nel mondo, dobbiamo dire chiaramente non guerra generica ma guerra imperialista, non possiamo dire fuori da ogni guerra in questo sistema capitalista perché ai lavoratori occorre dire chiaramente che ci sono le guerre ingiuste, quelle di rapina e di distruzione dei predoni imperialisti, e ci sono le guerre giuste, le guerre popolari, le guerre rivoluzionarie, le guerre di liberazione contro governi, Stati che opprimono per mettere fine ad un sistema di oppressione e sfruttamento, per un vero cambiamento sociale…

Dall’intervento di una attivista del Comitato No Muos Palermo e Assemblea No guerra
Condivido gran parte della discussione, condivido le preoccupazioni, ci vogliono togliere il futuro, chi fa grandi profitti sulla guerra oggi sono la Leonardo, la Fincantieri che a Palermo l'altro giorno ha varato una nave da guerra con il pompa magna dei vari rappresentanti politici, ma mentre si fanno i soldi attaccano gli addetti ai lavoro che diminuiscono… la Leonardo ha anche firmato un accordo con i sindacati che licenzia 600 lavoratori tra i 45 e 55 anni di età quindi a discapito di quello che è la classe operaia loro si fanno i grandi soldi… il governo come dicevano i compagni Slai toglie alla sanità, alla scuola, alle spese sociali… una guerra che non inizia a caso, è una guerra che ci ha accompagnato già negli anni precedenti, già dal fatto della seconda guerra mondiale quando sono venuti qua gli americani che poi praticamente hanno occupato, si sono presi il nostro territorio ma anche la politica perché i governi italiani sono per la NATO, una politica che ha permesso la costruzione del Muos a Niscemi che non è un'opera di difesa nazionale ma che è un'opera di esclusività per gli Stati Uniti, di difesa degli USA con un accordo tra l’allora ministro della Difesa e gli americani nel 2006 che non è neanche passato nella discussione parlamentare… tre parabole costruite distruggendo ettari ed ettari di bosco a Niscemi in collegamento satellitare con altre che sono nelle Hawai, Australia e in Virginia con cui si controllano e si fanno partire i droni killer, basi operative per questa guerra in Ucraina, il Muos è stato utilizzato per inviare informazioni militari alla NATO e hanno colpito la nave russa che era nel mar Nero….
Ci abituano ogni giorno alla guerra, alle atrocità, questo è drammatico, gli stessi sindacati non propongono progetti di riconversione delle fabbriche che producono strumenti di guerra, opere di bonifica… qui in Sicilia a Licata, nella splendida spiaggia di Punta Bianca dove magari siamo andati a fare il bagno stanno inquinando a causa delle continue esercitazioni militari che sono previste da gennaio fino a giugno, era stata chiusa questa area ma ora l’hanno riaperta … come diceva Donatella dello Slai nelle scuole vengono fatti accordi che coinvolgono tante scuole da Messina a Catania, Siracusa, Ragusa ma anche a Palermo dove sono coinvolti addirittura più di 100 studenti dentro le caserme, la cosa più grave è che in questo maxi accordo portano i ragazzi a Sigonella, una base operativa importantissima in questa in questa guerra dove c’è uno dei bottoni per il lancio dei missili nucleari, dovremmo essere i primi ad essere in prima linea contro questa guerra, non si tiene conto della potenza armata della Russia per esempio senza dare ragione a nessuno degli schieramenti perché è una guerra di padroni, di devastazione, contro la popolazione, contro il territorio, contro soprattutto le nostre vite … quindi a partire da questo noi dobbiamo ragionare che le nostre vite marciano con questa guerra…

Precaria Coop Slai Cobas sc
Se l’Ucraina non avesse avuto gli aiuti dagli altri Stati questa guerra forse non avrebbe avuto questo esito, lo scenario sarebbe stato questo?

Attivista del Comitato No Muos Palermo e Assemblea No guerra
E’ un'ipotesi utopica perché ci sono talmente tanti interessi, non è da oggi che è circondata l’Ucraina… i conflitti sono dettati da interessi economici contro le popolazioni, non si guarda a ciò che è giusto o non è giusto, è un'escalation che andrà avanti, lo stesso Papa viene zittito… credo allora questo: lo dobbiamo fare un fronte per mettere un argine a tutto questo… ci si ci si riuscirà a fare prendere consapevolezza alle persone? il 24 e il 25 vi sono due appuntamenti importanti non solo perché c’è l’anniversario ma perché occorre dare una risposta, il 25 ci sarà una manifestazione a Niscemi, il 24 si sta lavorando per un corteo a Palermo che vuole coinvolgere anche il mondo della scuola… oggi i marines vanno pure alle scuole elementari a fare “educazione” vedi Acireale… per non parlare della novità del tiroasegno…
Dobbiamo parlare con tutti, quando vado a fare la spesa per esempio, bisogna diffondere o comunque trovare uno scambio per accendere una scintilla perché ci vogliono addormentare…

Lavoratore Slai Cobas sc
Da quanto esiste il Muos?

Attivista del Comitato No Muos Palermo e Assemblea No guerra
E’ in funzione dal 2018 ma il primo accordo politico è stato fatto nel 2006, i primi attivisti si sono mossi per fermare il Muos dal 2010, con tante donne in prima linea…

Lavoratrice docente scuola
Lavoro a scuola, insegno matematica, e non entro molto nel merito della didattica ma non so se c'è stato anche un indirizzo ministeriale per porre agli studenti la questione della guerra in un certo modo, parlando con alcune docenti di lettere l'impostazione era proprio quella di spiegare questa guerra agli studenti dalla parte dell'Ucraina… ma oggi vedo parecchi studenti che comunque si interessano e su questo occorre fare leva anche se poi quel tipo di impostazione di cui parlavo prima viene anche veicolato attraverso il ruolo di alcuni studenti che fanno capo alle assemblee di istituto…

Compagno Slai Cobas sc
Per il 24 e 25 febbraio già come organizzazione nazionale abbiamo deciso di mobilitarci, chiaramente un giorno sarà dedicato alle fabbriche e ai posti di lavoro a cui porteremo il messaggio/proposta/azione del comitato di cui qui abbiamo parlato… ma in conclusione, ricollegandomi alla domanda che prima ha fatto la lavoratrice, non sono cose a cui si può rispondere né con un si nè con un no perché la domanda era “se gli aiuti all'Ucraina non fossero arrivati da parte degli Usa e stati europei che cosa sarebbe successo?”, occorre ragionare su come si è arrivati anche a questo punto quindi senza fare la storia di come si è arrivati alla fase specifica in cui la Russia ha invaso ci manca una parte dell'analisi… ecco questo è una delle cose necessarie da fare con i lavoratori, la formazione, unitamente alle azioni dal volantinaggio a mettere uno striscione ad un presidio, ecc… la storia non si fa con i se. Come lavoratori e lavoratrici di una stessa classe dobbiamo anche esercitare la solidarietà internazionalista, combattendo in primis in nostro governo imperialista che contribuisce al massacro del popolo ucraino e delle masse russe che si ribellano a Putin, e sostenendo la resistenza eventuale del popolo ucraino ma riferendoci chiaramente non all'esercito di Zelensky infestato di nazisti, un governo che rappresenta i cosiddetti oligarchi cioè i padroni di ricchi con tutta la corruzione che sta emergendo, ma il popolo fatto di lavoratori delle fabbriche, delle miniere, delle lavoratrici, dei giovani che si ribellano al governo Zelensky, agli americani… 

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