Il Pg della Cassazione: “togliamogli il 41bis”
Il sostituto procuratore generale della Cassazione Piero Gaeta ha chiesto la revoca del 41bis per l’anarchico in sciopero della fame ormai da oltre 110 giorni.
Una richiesta che cambia le carte in tavola e che potrebbe portare ad una soluzione della situazione il 24 febbraio prossimo, quando l’anarchico e i suoi legali si troveranno davanti la Corte di Cassazione, che dovrà esprimersi sulla richiesta di revoca del carcere duro.
Secondo il Pg una misura così restrittiva non è più necessaria. E la strada potrebbe essere quella indicata dal capo della Dna Giovanni Melillo nel suo parere: l’alta sorveglianza con censura, misura sufficiente a contenere un “eventuale pericolo”.
Intanto Flavio Rossi Albertini, legale di Alfredo Cospito, ha scritto al carcere di Opera per avere conferma del trasferimento del suo assistito all’ospedale San Paolo dal momento che «sono venuto a conoscenza della notizia non dall’istituto bensì dai giornalisti che l’hanno appresa da una nota ministeriale».
Una
riprova, insomma, che “gli atti” della magistratura milanese vengono
“depositati in redazione”, invece che nelle sedi istituzionali.
La risposta dal carcere è stata una “conferma” alla notizia con l’informazione che il sostituto processuale potrà visitarlo lunedì 13 febbraio in ospedale e che anche il medico di parte potrà vederlo con modalità concordate con la Direzione del carcere e con l’ospedale.
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