Si
va anche in Inghilterra verso la dittatura reazionaria aperta del
capitale, all’insegna dell’attacco neo-thatcheriano, nonostante il
populismo di maniera, alla classe operaia, alle masse popolari. Si va
verso una nuova fase di oppressione imperialista verso l’Irlanda
del Nord e probabilmente la Scozia. Si va alla mano libera al razzismo
verso gli immigrati di tutte le parti del terzo mondo e alla xenofobia
selvaggia anche nei confronti degli europei. Non certo, naturalmente,
i capitalisti e i finanzieri da sempre insediati nel capitalismo
inglese che avevano già fatto di Londra la loro capitale e della
City la loro Borsa, ma gli studenti, i lavoratori. Per loro non c’è
futuro.
L’imperialismo
inglese tornerà attivissimo più che mai a fianco degli Usa in tutti
gli scacchieri del
mondo e tornerà ad essere l’avamposto privilegiato della contesa imperialista Usa/Europa, con tutti gli annessi e connessi: protezionismo, guerra commerciale, mina interna ai paesi imperialisti europei e alla loro precaria unità.
mondo e tornerà ad essere l’avamposto privilegiato della contesa imperialista Usa/Europa, con tutti gli annessi e connessi: protezionismo, guerra commerciale, mina interna ai paesi imperialisti europei e alla loro precaria unità.
Con
la vittoria della Brexit e di Jhonson si consuma l’ennesima tragedia
della classe operaia e delle masse popolari in Inghilterra, condotte
allo sfascio dai laburisti e dai sindacati. Da Blair a Corbyn si è
consumata un'altra pagina nera del laburismo come simulacro della difesa degli
interessi anche tradeunionisti della classe operaia e delle masse
popolari.
E' necessario in Inghilterra ricostruire il sindacato di
classe, come base necessaria di radicamento e 'strumento e scuola di guerra' della inevitabile ricostruzione del partito comunista, della quale vanno tenuti fuori coloro che hanno civettato - sia pure in nome di una giusta opposizione ai governi imperialisti dominanti nella UE- con la Brexit fascio/nazional/populista .
Ma
la questione Brexit non è solo inglese è anche italiana. Come della
stessa natura delle forze dell’imperialismo inglese sono i
sostenitori in Italia nel campo dei partiti politici parlamentari, di parole
d’ordini equivoche e ambigue, di “uscita dall’Euro”, “uscita dall’Europa' -
parole d’ordini peraltro da sempre della nuova destra fascista in Italia.
Lo
stesso vale a sinistra con i sostenitori dell’ItalExit, o gli
esaltatori del laburismo alla Corbyn.
Queste ultime forze non sono soltanto revisioniste e para socialdemocratiche, ma
stratergicamente profondamente dannose nel nostro paese al movimento
comunista, alla ricostruzione del partito comunista rivoluzionario,
al sindacalismo di classe e alla lotta antimperialista coerente
contro i governi imperialisti in Europa e il governo e lo Stato
imperialista italiano.
Proletari
comunisti – PCm Italia
4 febbraio 2020
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