Nicoletta, condannata in via definitiva insieme ad altri 11 attivisti No Tav per una mobilitazione in Valsusa del 2011, si era rifiutata nei mesi scorsi di richiedere misure alternative alla carcerazione, preferendo il carcere all’accettazione di una misura palesemente ingiusta e spropositata.
L’ordine era stato inizialmente sospeso, nell’evidente imbarazzo di tradurre effettivamente in carcere una donna di oltre 70 anni e dopo alcune riuscite iniziative di solidarietà, come la partecipata assemblea organizzata da Potere al Popolo Torino il 7 novembre.
Nessun commento:
Posta un commento