....Vi è stata, quindi, molta “carne a cuocere” in questo convegno, e pensiamo che non siano state dette cose banali – che spesso sono la “banalità del male”: le denunce, i lamenti su come siamo messi male, sia come condizione che come lotte. Però c'è anche la “banalità del bene”, quelli che hanno le ricette già pronte, che sembrano che non abbiano imparato granchè dal contesto di quel movimento e pensano già di aver trovato la chiave, quando se l'avessero trovata la vedremmo, perchè le chiavi non si trovano nella testa, esistono se si incarnano nel reale.....
....Nel convegno è stato affermato che il valore delle tendenze rivoluzionarie degli anni 70 non sta tanto in quello che dicevano di essere, bensì, per quanto riguarda le teorie operaiste e l'impianto di applicazione del marxismo-leninismo-maoismo, negli elementi di verifica storica che esse hanno avuto, in quale maniera si sono impattate nella realtà della classe e dei suoi movimenti, e quanto di esse è stato verificato o non è stato verificato. E nel marxismo ciò che non è verificato è chiacchiera....
...La pubblicazione degli interventi va
riconsegnata in forma militante. Ci dobbiamo ritrovare, da qui ad
un
mese e mezzo, su scala nazionale e locale, sia con le realtà
presenti, sia con quelle che hanno inviato documenti sia con
quelle
che non sono venute ma hanno dichiarato interesse per questo
convegno, per andare a fondo nelle cose dette e scritte...".
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