Ancora una volta, Mattarella firma e poi scrive una lettera, per dare una parvenza di"legalità costituzionale" al suo ruolo.
Ma Mattarella avrà anche lui le mani sporche di sangue, come Salvini, quando i bottegai, padroncini, negozianti spareranno e uccideranno.
Mattarella, ha firmato la legge sulla legittima difesa, che tante voci di democratici, giuristi hanno detto e dimostrato quanto sia illegale, e anticostituzionale. Una legge che dà la libertà di uccidere, una legge che è un incitamento a sparare sempre e comunque, indipendentemente anche dalla realtà
di un pericolo effettivo, che rischia di far diventare il nostro paese come la peggiore America.
Ed è ignobile e falsa l'ennesima letterina in cui scrive che "la nuova normativa non indebolisce né attenua la primaria ed esclusiva responsabilità dello Stato nella tutela della incolumità e della sicurezza dei cittadini...".
Non siamo certo sostenitori di questo Stato borghese e della sua "difesa", che è difesa dei potenti, dei padroni e repressione, anche dura, anche con feriti e morti, verso le masse, verso i migranti, verso chi si ribella, chi lotta; ma questo Stato si piega eccome agli interessi dell'ultimo bottegaio e di un Salvini che dovrebbe da questo Stato essere messo in galera per le gravi violazioni delle leggi di Stato.
Mattarella arriva nella sua lettera anche al ridicolo, quando scrive: "L'art.2 della legge, modificando l'art.55 del codice penale attribuisce rilievo decisivo 'allo stato di grave turbamento derivante dalla situazione di pericolo in atto': è evidente che la nuova normativa presuppone, in senso conforme alla Costituzione, una portata obiettiva del grave turbamento e che questo sia effettivamente determinato dalla concreta situazione in cui si manifesta". E quale sarebbe la "portata obiettiva del grave turbamento"? Chi la stabilisce?
Ma Mattarella di fatto con questa lettera, invece di sottolineare la grave incostituzionalità di questa legge, la avalla, quando scrive "è evidente che la nuova normativa presuppone, in senso conforme alla Costituzione...".
Anzi vorrebbe una legge più estesa. Segnala infatti due errori materiali: alcune garanzie fornite dalla legge per chi si è avvalso della legittima difesa non vengono estese al di fuori del domicilio (per esempio se vengo aggredito per strada), né al reato di rapina (ben più grave di quello di furto o di scippo).
E i primi a unirsi alle sue parole sono Salvini e la ministra Giulia Bongiorno: "Le parole di Mattarella sono in linea con quanto abbiamo sempre sostenuto".
Nessun commento:
Posta un commento