mercoledì 24 aprile 2019

pc 24 aprile - Report assemblea a Palermo verso il 25 aprile... OGGI CONTRO IL FASCIO-POPULISMO-RAZZISMO-SESSISMO E' PIU' CHE NECESSARIO SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE

A ridosso del 25 aprile anniversario della Resistenza partigiana, della lotta di liberazione dal nazi-fascismo e dalla guerra, si è tenuta a Palermo il 23 aprile un'assemblea  promossa dalle compagne del Mfpr e dalle lavoratrici Slai Cobas per il sc

Contro il moderno fascismo e il moderno medioevo che avanzano nel nostro paese serve una Nuova Resistenza: celebrare il 25 aprile non è una ricorrenza che ritorna; oggi più che mai, dinnanzi ad un governo, all'interno del sistema al servizio del Capitale, nelle mani del fascio-populismo di SalviniLega/Di MaioM5S, che falsamente fanno proclami in nome del "popolo" ma che dopo avere giurato da neo-ministri sulla Costituzione nata dalla Resistenza, rivendicano valori e mettono in campo azioni ogni giorno sempre più fasciste, razziste, sessiste, celebrare il 25 aprile significa affermare la necessità di una Nuova Resistenza, guardando e traendo insegnamenti e lezioni dalla grande esperienza della Resistenza partigiana che vinse in quella che fu una guerra di classe, una guerra di liberazione nazionale, una guerra civile, la prima guerra di popolo nel nostro paese.
In questo senso si è cercato, in assemblea, di ricostruire un ampio quadro rifacendosi in particolare ad uno degli aspetti importanti e determinanti della Resistenza, rappresentato dalla grande partecipazione delle donne in essa. 

Guardando alcuni video/documentari come "La Resistenza di Norma" sulla donne partigiane, che hanno  anche sacrificato  la loro vita combattendo contro il nazi-fascismo,  ascoltando la  diretta testimonianza di compagne del Partito Comunista, che diresse e guidò la Resistenza, che furono molto attive anche sulla questione delle donne, come
Giovanna Marturano, leggendo e commentando alcuni stralci dell'interessante dossier prodotto dalle compagne del Mfpr di Milano in occasione del 71° anniversario della Liberazione, diversi sono stati gli aspetti emersi nella
discussione/dibattito

- La necessità di riappropriarsi dei fatti storici che appartengono alla lotta di classe del proletariato

- Difendere attivamente la Resistenza che la propaganda/azione revisionista della borghesia dominante che si è alternata negli anni al potere ha
mirato a svuotare, ad attaccare fino ad arrivare al fascio-populismo al potere di oggi che la vuole proprio cancellare e affossare. Salvini con odiosa arroganza fascista fa i proclami che il 25 aprile viene in Sicilia a Corleone, perchè la vera battaglia di liberazione è oggi quella contro la mafia,  ma nello stesso tempo i legami/gangli corrotti della Lega con la mafia sono sempre più palesi, vedi l'ultimo caso Siri

- Armarsi per la lotta necessaria oggi.

- Ripercorrendo la parte del dossier del Mfpr relativa alla condizione delle donne sotto il fascismo con tutte le leggi e provvedimenti che erano la dimostrazione di come "la difesa degli interessi della borghesia si intrecciavano con l'impianto ideologico  dell'inferiorità della donna, la centralità della famiglia, il ruolo di mere riproduttrici della razza italica..., ci si è proiettati all'oggi con un excursus/analisi delle leggi, provvedimenti, campagne ideologiche del governo attuale (il DDl Pillon, l'attacco al diritto di aborto, il congresso clerico-fascista-antiabortista di Verona pro famiglia) contro la maggioranza delle donne che sono un concentrato, in forme moderne, da moderno medioevo, di quell'impianto ideologico fascista e sessista che ai tempi del fascismo diventò leva di ribellione e lotta. 
Oggi il movimento delle donne nel  nostro paese sta rappresentando una significativa opposizione al governo fascio-populiste ed è importante agire, lavorare, lottare per organizzare, ampliare l'area femminista proletaria rivoluzionaria. 
La grande esperienza dei Gruppi di difesa delle donne durante la Resistenza, ampiamente documentata nel dossier e spiegata per vari aspetti, che fu la risposta pratica  del Partito comunista italiano di dare organizzazione ed estensione al grande bisogno di ribellione e di lotte di tantissime donne, dalle lavoratrici, alle casalinghe, alle studentesse ecc, è una fonte di lezioni utili per l'oggi. 

- In termini più generali si è detto che di fronte al moderno fascismo che avanza nel nostro paese, necessità della borghesia dominante nel suo insieme per difendere i propri interessi in un quadro di crisi economica mondiale a discapito delle masse proletarie e popolari (decreto sicurezza di Salvini/Lega,  attacco ai migranti propagandati come il nemico invasore nel nostro paese per sviare le masse dai veri problemi sociali, sempre più repressione sociale-stato di polizia, legittimazione dall'alto dei fascisti, la cui manovalanza viene  spinta  a rialzare la testa, riforme sul lavoro, scuola, servizi che tendono a riportarci ancora più indietro in termini di diritti e conquiste sociali, controllo mediatico del consenso sociale, politiche al servizio della guerra imperialista), occorre opporsi con tutti i mezzi e in ogni campo, mettendo in campo l'unica lotta possibile e necessaria, la lotta rivoluzionaria, contribuendo a costruire gli strumenti (partito rivoluzionario, organismi di massa, forza combattente, politica del fronte) conseguenti e necessari. 
La Resistenza partigiana ha aperto e mostrato concretamente la via da seguire e da riprendere oggi  sulla base dell'analisi concreta della situazione concreta.

- Le partigiane e i partigiani hanno scelto da che parte stare, dalla parte del giusto, della coscienza della necessità, della prospettiva di combattere per una società diversa senza sfruttamento e oppressione... oggi tocca a noi davvero scegliere da che parte stare.

L'assemblea si è chiusa con un caldo canto collettivo di Bella Ciao. 

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