domenica 21 aprile 2019

pc 21 aprile - Assemblea operaia a Pomigliano il 25 aprile contro il fascismo padronal-sociale del governo Di Maio/Salvini

25 APRILE A POMIGLIANO
(Giovedì 25 aprile - h 10.30 - Aula Consiliare -Piazza Municipio - Pomigliano d'Arco)

Ancor di più quando, come oggi:
sulla falsariga della del governo ungherese il governo gialloverde prepara in Italia una epocale
controriforma dei diritti dii lavoratori con la riscrittura peggiorativa delle normative legali e contrattuali a tutela del lavoro dipendente attraverso... "1'eliminazione dei livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle normative europee...'. Una legislazione del lavoro limitata ai soli minimi UE non esiste da nessuna parte in Europa se non forse, in alcuni paesi del centro-Est europeo. Questa 'deriva ungherese' del diritto del lavoro avrebbe effetti devastanti non solo per i lavoratori ma per l'intera società di riferimento del lavoro dipendente o assimilato.
In sintonia col governo del cambiamento in peggio" (per i lavoratori dipendenti) la FCA e le sue 'servitù sindacali' hanno firmato lo scorso 11 marzo il contratto nazionale per la privatizzazione corporativa dei sistemi pensionistici e sanitari (per fare business sulla pelle dei lavoratori a discapito
dei diritti sociali in progressiva privatizzazione), il taglio delle retribuzioni di malattia, lo smart working (cioè il lavoro a casa o negli scantinati tramite computer), la stretta sui provvedimenti disciplinari ed i licenziamenti facilitati 'per contratto', la formalizzazione della mansione di 'lavoratore spione' a danno dei colleghi e, come se non bastasse, la trasformazione degli operai in cavie-robotiche con l'applicazione coatta sugli stessi dell'esoscheletro: l'esoscheletro è una conquista della scienza per alzare le persone dalle sedie a rotelle e superare le disabilità. L'ignobile appropriazione padronale dell'esoscheletro è finalizzata alla maggiorazione dei ritmi e
dei turni di lavoro ed all'ipersfruttamento dei lavoratori esposti a future gravi patologie professionali di "nuovo tipo", altro che... abbassamento della fatica
Questo quadro politico-istituzionale-sindacale non prospetta nulla di buono per i lavoratori e le loro famiglie: basti pensare alla liberalizzazione dei licenziamenti economici (col jobs act di Renzi ed il decreto dignità di Di Maio) che mina pericolosamente il futuro lavorativo e di vita dei lavoratori in cassa integrazione col prossimo esaurirsi della stessa.
LE RAGIONI CI SONO TUTTE:
o Perché, il 28 febbraio scorso il governo, col complice silenzio delle forze politiche presenti in Parlamento, ha deliberato un 'disegno di legge delega' con cui Lega e M5S, in inquietante eversione della stessa Costituzione, si apprestano alla più grande deregolamentazione del diritto del lavoro della storia Repubblicana in ltalia.
o Perché oggi vogliono riportarci a quei modelli economico-istituzionali già spazzati via nel 1945 dalla Resistenza.
o Perché il governo giallo-verde punta sul 'voto di scambio' per la definitiva 'messa in soffitta' del conflitto sociale da sostituire col più agevole rapporto 'elemosinieri-elemosinati' tra istituzioni e lavoratori.
o Perché col decreto 'sicurezza e immigrazione' si apprestano a mettere in atto la trasformazione autoritaria dei diritti e delle libertà sindacali con la galera per i lavoratorie l'espulsione per gli immigrati.
o Perché l'intero quadro politico (con 'Pacchetto Treu, legge Fornero, Jobs act e da ultimo il decreto dignità) sta già da anni e progressivamente condannando i lavoratori alla precarietà sottoponendoli al ricatto del licenziamento senza 'giusta causa' per relegare il lavoro al rango di merce 'usa e getta' di valore inferiore alle merci stesse.
o Perché col disegno di legge sulla prostituzione vogliono sottoporre a moderna schiavitù economica le donne ed i loro corpi, da trasformare in merce da comperare ed usare a piacimento con la legittimazione dello Stato.
o Perché la realtà che oggi come uomini e donne stiamo vivendo sulla nostra pelle nei luoghi di lavoro e nel sociale ci richiama, sia pure in chiave moderna, a quel tragico regime liberista di infausta memoria già intercorso tra lo Statuto Albertino del 1848 e l'era fascista.
o Perché 74anni fa la lotta partigiana di uomini e donne liberò il nostro paese dalla guerra e dalla feroce dittatura aprendo la strada ai lavoratori per le successive ed importanti conquiste dei diritti sociali.
o Perché quando si abbassa la democrazia nelle fabbriche e nell'insieme dei luoghi di lavoro si abbassano anche i diritti sociali e quelli civili.
Slai cobas - Coordinamento Provinciale di Napoli - aprile 2019

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