venerdì 26 aprile 2019

pc 26 aprile - Di Maio e i suoi ministri smascherati a Taranto dai manifesti dello Slai cobas per il sindacato di classe

Gli operai, lavoratori, donne precarie e attivisti volutamente non hanno firmato striscioni e cartelli
perchè essi interpretassero il sentimento di tutti i manifestanti, cittadini e mamme dei quartieri inquinati, donne, studenti, medici di base, associazioni ambientaliste locali e nazionali; ma lo facessero avendo presente e dando un peso e un ruolo a quegli operai e ai cassintegrati che sono contro ArlelorMittal, governo e sindacati confederali+USB firmatari dell'accordo che ha consegnato la fabbrica nelle mani dei padroni indiani che la conducono all'insegna di sfruttamento e continuità della gestione capitalistica di salute ed inquinamento



"Vertice Tavolo Istituzionale: Taranto, autorità in Prefettura. Manifestanti in piazza Carmine.

I contestatori si radunano in piazza Giovanni XXIII, dieci minuti a piedi dalla prefettura. Non sono tanti, ma si sono organizzati con numerosi cartelli, tra cui "Di Maio ingannapopolo vattene!", "Di Maio ha consegnato il governo al fasciorazzista Salvini". Un manifestante si è messo addosso un grosso manichino che rappresenterebbe Di Maio, stile carri di Viareggio per intendersi. Un altro ha un cartello con la faccia di Salvini e il fumetto rivolto al vicepremier leghista: "Amo' scendi Giggino che ti porto a mangiare le cozze pelose!", stile perfettamente tarantino
"Salvini Di Maio fascisti in Parlamento!", urlano gli studenti che alzano i toni della piazza."


La protesta è stata - per quanto confinata e militarizzata dalla peggiore delle zone rosse vissute a Taranto - forte e chiara ed è arrivata, tramite le decine e decine di associazioni ambientaliste e di cittadini invitate, anche in Prefettura di fronte a Di Maio/ministri e il loro contorno costituito da enti
locali e istituzioni varie che gli hanno fatto eco, valutando positivamente la montagna di annunci e promesse con una montagna di soldi sparati che dovrebbero cadere sulla città e che dovrebbero riempire le greppie di industriali grandi e piccoli, con attività di ogni genere e tipo estemporanee o annunciate già dai governi precedenti, ma anche naturalmente le tasche di politici e apparati vecchi e nuovi che li attendono famelici
"Vi daremo un miliardo! Facciamo tavoli per ogni cosa, sarete in salute, ricchi e felici in un futuro prossimo, avrete riconversione, bonifiche, ospedali, barche da diporto...". Intanto però teniamoci la fabbrica in mani indiane che agiscono come Riva e peggio di Riva per lasciare la situazione così com'è; intanto cambiamo i commissari e gli attori ma sempre sullo stesso copione.
"Torneremo il 24 giugno" dice Di Maio, "ogni 3 mesi" dice il ministro Costa. E alla prefettura sono tutti contenti, i grotteschi parlamentari locali 5stelle con il vestito buono, fanno selfie e foto sorridenti - solo lì però, perchè appena mettono fuori il naso con qualche galoppino sono insultati inseguiti, trattati come traditori, approfittatori.
Le associazioni sopra protestano, consegnano documenti con domande a cui Di Maio non può rispondere, richieste di ultimatum, portano il dramma dei bambini morti... Ma una parte resta alla replica del vicepremier perchè comunque spera che una risposta ci sia e che qualcosa cambi.
Ma non sarà così. Perchè Di Maio e soci sono servi del capitalismo  e dei padroni dell'acciaio come di tutti i padroni e finanza italiani, e portano avanti il mestiere di ingannapopolo che gli congegnale come fascio/populisti.
Il cambiamento non verrà da questi governanti, o dalle prossime elezioni, con buona pace di Riondino che grida non vi voteremo più.

E allora torniamo a dire noi "che facciamo?". Diciamo basta a "zone rosse" e promesse, lavoriamo tutti per unire operai e masse popolari in una rivolta che blocchi fabbrica e città e imponga l'emergenza lavoro, salute, sanità. Ma soprattutto marci insieme a tutti gli sfruttati e oppressi di questo paese per un nuovo potere operaio e popolare, una nuova società.
Ogni occasione è buona. Di Maio tornerà il 24 giugno... dice - anche l'altra volta prima e dopo le elezioni l'aveva detto "verrò subito a Taranto..." poi c'è voluto quasi un anno. Verrà se sarà ancora al governo con il fascista Salvini dopo le europee, se i padroni ArcelorMittal e Confindustria e loro complici politico-sindacali lo vorranno.

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