venerdì 26 aprile 2019

pc 26 aprile - Un altro migrante morto carbonizzato nel ghetto di baracche di Borgo Mezzanone. La responsabilità di quest'ennesimo omicidio ricade sempre sui padroni e i caporali e sul decreto sicurezza di governo

NEI GHETTI 'SMANTELLATI' SI CONTINUA A MORIRE
ore 19 - 26 aprile
Dopo l’ennesima morte nei ghetti in questo momento sulla pista di Borgo Mezzanone é in corso una grande assemblea.

Ieri notte l'ennesima morte nel ghetto di Borgo Mezzanone in provincia di Foggia. Lo stato continua a fare proclami sulle "operazioni umanitarie" per "bonificare" questi luoghi che di fatto contribuisce a creare e nel frattempo procede con sgomberi e repressione.


I braccianti chiedono da tempo: basta sgomberi e repressione, tende o container, vogliamo case, documenti e contratti! E invece per lo Stato dei padroni parla la m... razzista Salvini: «Abbiamo il dovere di riportare sicurezza, ordine e legalità continuando con i controlli, gli sgomberi e i progressivi svuotamenti». 
Maledetti assassini, pagherete caro, pagherete tutto!
proletari comunisti/PCm Italia

Un ragazzo gambiano è morto in un incendio divampato la notte scorsa in una baracca del ghetto di l'agglomerato abusivo sorto a pochi chilometri da Foggia
Si chiamava Samara Saho il gambiano di 26 anni morto la scorsa notte nell’incendio di una baracca all’interno del ghetto di Borgo Mezzanone, nel Foggiano, un agglomerato attorno a Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo). È il secondo morto bruciato in sei mesi nella enorme baraccopoli
che attualmente ospita circa 1.500 persone ma che arriva fino a più di 4mila, soprattutto nel periodo della raccolta del pomodoro. .....le causa dell’incendio che potrebbe essere nato per un corto circuito partito da uno dei tantissimi allacci alla corrente elettrica che si trovano nella baraccopoli. avrebbe trovato facile esca nei mucchi di vestiti usati che trovavano nella baracca. La vittima, secondo quanto riferito da alcuni amici, aveva iniziato da poco un piccolo commercio di abiti usati.
A quanto si è appreso, il corpo completamente carbonizzato della vittima, è stato scoperto solo dopo la conclusione delle operazioni di spegnimento. ..
Il giovane fino a poco tempo fa era ospite del Cara, che aveva dovuto lasciare in quanto non era stata accolta la sua richiesta di asilo. Non è ancora chiaro se fosse così diventato irregolare o avesse presentato un ricorso. Di sicuro non stava più nel Centro che realizzato per ospitare circa 1.500 persone ora ne accoglie solo 150, mentre fuori sono in migliaia nelle baracche.
 Il 6 novembre era morto un altro giovane gambiano, Bakary Secka, per gravissime ustioni riportate nell'incendio del 30 ottobre nel quale erano rimasti feriti altri tre immigrati.
Il 9 dicembre 2016 un ragazzo di 20 anni, Ivan Miecoganuchev era morto carbonizzato in un violento incendio della sua baracca nel cosiddetto "Ghetto dei Bulgari", in località "Pescia", non lontano da Borgo Mezzanone e Tressanti. E sempre nel Foggiano, nel "gran ghetto" sorto nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, il 3 marzo 2017 erano morti bruciati due migranti di 33 e 36 anni entrambi originari del Mali, Mamadou Konate e Nouhou Doumbia.
Con quello della scorsa notte sono una decina gli incendi che hanno interessato la baraccopoli di Borgo Mezzanone in un anno e mezzo.

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