lunedì 14 maggio 2018

pc 14 maggio - Lo stato terrorista d'Israele, cane da guardia dell'imperialismo USA, non riuscirà a soffocare nel sangue le proteste dei palestinesi contro l'inaugurazione dell'ambasciata USA a Gerusalemme

Proteste anche a Gaza e a Ramallah. Gaza vive una giornata di proteste e di sciopero generale. Scuole, università, banche, negozie e istituzioni pubbliche hanno chiuso le porte alle prime ore del mattino e manifestanti hanno bruciato pneumatici ai principali incroci della capitale della Striscia.
Il ministero della Sanità di Gaza riferisce di 52 morti, otto hanno meno di 16 anni, c'è anche una donna, i feriti sono quasi duemila, stando al ministero, più precisamente 1.703, mentre la polizia israeliana ha arrestato a Gerusalemme decine di persone e picchiato alcuni manifestanti.
Per Amnesty “aberrante violazione dei diritti umani”, per Iran e Turchia Usa complici del massacro
Ieri, nel 70 ° anniversario della Nakba palestinese, Israele ha celebrato il Jerusalem Day, il giorno di Gerusalemme, che festeggia la “riunificazione” della città, ovvero l’occupazione nel 1967 della sua parte est, palestinese, e l’annessione totale della città santa, atto illegale secondo la comunità internazionale.
All’inaugurazione hanno preso parte i vertici dello Stato israeliano, con il premier Netanyahu e il presidente Rivlin in testa, e alti funzionari statunitensi: mancaTrump, che ha inviato un suo video, ad assistere ci sono Jared Kushner.
E se l’Unione Europea non parteciperà per la posizione di contrarietà a modifiche unilaterali dello status di Gerusalemme, alcuni paesi membri rompono con Bruxelles: alle celebrazioni andranno i rappresentanti di Austria, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca e forse Bulgaria.
Sul palco si sono dati il cambio il genero di Trump e inviato per il Medio Oriente Kushner e il premier israeliano Netanyahu. Il primo, mentre a Gaza proseguiva il massacro, ha parlato dei manifestanti come “parte del problema, non della soluzione” e ha poi condannato l’Iran.
Il secondo, gongolante, ha ringraziato Trump: “Non abbiamo amici migliori nel mondo. Che giorno glorioso, questa è storia. Mr. Trump, riconoscendo la storia, hai fatto la storia”.



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