venerdì 28 aprile 2017

pc 28 aprile - Storie di ordinario razzismo a Ventimiglia e dintorni, ma anche di grande solidarietà

Ventimiglia, il sindaco Ioculano: "Ecco perchè ho revocato l'ordinanza sul divieto di dare cibo ai migranti"

Ventimiglia, il sindaco Ioculano: "Ecco perchè ho revocato l'ordinanza sul divieto di dare cibo ai migranti"
Ha usato Facebook per fare chiarezza: provvedimento giustificato dalla presenza del campo Cri, ora però non ce la fa più

Usa Facebook il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano per fare chiarezza sulla tanto contestata ordinanza in cui vietava di dare da mangiare ai migranti e sulla relativa revoca della stessa. Il primo cittadino della città di confine ha spiegato: "Nell'ordinanza che ho emesso si dava per inteso la capacità del campo della CRI di dare accoglienza e assistenza alle persone in transito. In questo momento, il 19 aprile, per la prima volta questa capacità di assistenza è venuta meno perchè si era raggiunto il limite massimo di capienza. A questo punto si capisce - prosegue Ioculano - che l'ordinanza non regge più: è uno strumento, non è un'ordinanza ideologica, nel momento in cui il contesto cambia, questo strumento non può più funzionare, deve essere rivisto e stiamo lavorando con le associazioni."

Ventimiglia, assolto il passeur solidale

Ventimiglia, assolto il passeur solidaleEra stato arrestato perchè trasportava migranti sudanesi, tra cui una donna incinta, verso la Francia: "è stato un atto di solidarietà"

E' arrivata poco prima le 14 la sentenza, storica, che assolve Felix Croft, il passeur francese arrestato lo scorso luglio dai carabinieri al confine perchè stava trasportando cinque migranti sudanesi, tra cui una donna incinta, verso la Francia. Per Croft si trattò di un'azione umanitaria, mentre per le forze dell'ordine italiane si trattava di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Quest'oggi una sentenza che ribalta tutto, la solidarietà non è reato. Il Pm Grazia Pradella nella sua arringa, tra i banchi dell'accusa, aveva chiesto 3 anni e 4 mesi oltre ad una sanzione di 50mila euro.

Una sentenza tollerante e comprensiva degli scopi umanitari, come quella del tribunale di Nizza che multò solamente Cedric Herrou, con 3mila euro, il contadino della Val Roya che aiutò diversi migranti a proseguire il loro viaggio verso il nord Europa.

Lo stesso Croft appena terminato il processo che lo vede uscire dal tribunale di Imperia da uomo libero ha detto: "La giustizia oggi ha giudicato la buonafede della mia azione e spero che sia una nuova via per la risoluzione per le problematiche sulla situazione dei migranti, dei rifugiati, di tutte quelle persone che cercano aiuto."

Ventimiglia sfila per i migranti



Ventimiglia - La manifestazione “Per la solidarietà e contro l’intolleranza”, nonostante qualche distinguo da parte di alcune associazioni locali impegnate nell’accoglienza ai migranti, si farà. L’appuntamento è per dopodomani. 

Si lamentano del cibo, chef minaccia i migranti con un coltello da cucina

I carabinieri indagano sull’episodio

Si lamentavano della scarsa qualità del cibo. Una litania quasi giornaliera fin quando, l’altra sera, all’improvviso il cuoco è sbucato dalla cucina brandendo un coltello a minacciare alcuni migranti richiedenti asilo, da qualche tempo alloggiati in un albergo di Varazze.
A quel punto è scoppiata una lite, prontamente sedata dai carabinieri che hanno denunciato in stato di libertà lo chef, G. A, 21 anni, residente a Savona. Gli stranieri ospitati nella struttura ricettiva situata lungo l’Aurelia di via Torino, nel ponente cittadino, avevano già segnalato al responsabile della loro ristorazione, che il cibo loro servito era piuttosto scadente. Qualche battibecco c’era già stato. Ma tutto terminava con qualche scambio di idee, seppur piuttosto pesante.
Nessuno immaginava che si arrivasse agli estremi della scorsa sera, poco dopo che il personale aveva servito la cena ai profughi. Dopo l’ennesima protesta sui piatti portati a tavola, il cuoco è esploso in una crisi di nervi, complice l’evidente stato di ubriachezza in cui versava, come riferito nel verbale steso dagli uomini dell’Arma.

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