Consideriamo Gramsci
fondatore effettivo e guida del Partito Comunista in Italia.
Consideriamo l'esperienza
storica dell'occupazione fabbriche e del movimento dei consigli genesi della lotta per il potere in Italia.
Consideriamo le Tesi di
Lione applicazione del leninismo alla realtà italiana e la lotta al
bordighismo, esperienza storica della lotta tra due linee, di valore
internazionale.
Consideriamo Gramsci riferimento della linea del Pci nella Resistenza Antifascista
Consideriamo Gramsci nel
carcere e il suo lavoro di fondamentale importanza per l'analisi e lo
sviluppo della strategia rivoluzionaria nei paesi capitalisti.
Nel dopoguerra Gramsci è stato usato, dal revisionismo togliattiano per affermare la via italiana
parlamentare al socialismo; contro il pensiero e la storia di Gramsci che erano impossibili da associare al revisionismo.
Il
movimento rivoluzionario 68/69 riprende
Gramsci, nelle sue varie correnti e in particolare quelle
che scelgono la via della lotta armata.
Ma il movimento emmellista a
fronte degli sviluppi rivoluzionari torna ad usare Gramsci in senso
neorevisionista.
Per cui era ed è necessario
combattere questo uso e mostrare il legame tra pensiero Gramsci e
prassi e teorie rivoluzionarie in sviluppo.
Oggi noi consideriamo
Gramsci pensiero incompiuto da verificare nella prassi, ma appunto
per applicare e compierlo.
Studiare, selezionare
applicandolo il pensiero di Gramsci, nel processo di costruzione del Partito comunista maoista oggi, nel fuoco della lotta di
classe, in stretto legame con le masse, in funzione della direzione,
strategia, tattica della lotta rivoluzionaria per il socialismo nel nostro paese.
Proletari comunisti- PCm
Nessun commento:
Posta un commento