lunedì 25 luglio 2016

pc 25 luglio - Hollande come Erdogan! Il governo annuncia che si potrà derogare ai Diritti dell'Uomo

In una lettera inviata martedì al Consiglio d'Europa, il rappresentante della Francia ha comunicato che alcune delle misure previste dal prolungamento dello stato di emergenza "possono implicare una deroga agli obblighi che emanano" dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. La CEDU comprende un articolo (15) che afferma che "in caso di guerra o di altro pericolo pubblico che minacci la vita della nazione, ogni Alta Parte contraente può prendere misure di deroga agli obblighi derivanti dalla presente Convenzione." Un paese può quindi derogare dalla CEDU senza che questo possa subire una condanna, sempre che ne informi gli altri Stati. Questo è ciò che ha fatto la Francia, dove gli arresti domiciliari, le perquisizioni amministrative o ancora i divieti di manifestare sarebbero passibili di condanna da parte della CEDU. È comunque impossibile derogare, come si sa, al diritto alla vita o alla proibizione della tortura.
Per definizione, tale deroga è una eccezione, dato che è legata ad uno stato di emergenza. Diversi stati vi hanno comunque fatto ricorso negli ultimi decenni, tra cui la Francia. Nel 1985, la deroga è stata legata allo stato di emergenza dichiarato in Nuova Caledonia. Ci sono stati un sacco di casi con la Gran Bretagna in relazione con l'Irlanda del Nord, negli anni ’60. Visto che questa deroga è legata ad uno stato di emergenza e dichiarata in maniera unilaterale da uno Stato, vale lo stesso per la sua fine. In Francia, questa deroga cesserà quando verrà abbandonato lo stato di emergenza.

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