Così
un mese fa il gruppo Noi con Salvini, da sempre fantasma in città e
capitanato da Daniele Caruso, volto noto dell'estrema destra fascista
cagliaritana, ha indetto un corteo con partenza proprio da piazza
Matteotti. Un'evidente provocazione. Il salviniano sardo (!) nel
rilanciare l'iniziativa ha rivendicato l'omicidio di Emmanuel a Fermo,
prendendo pubblicamente le difese sui social network del fascista di
Casa Pound Amedeo Mancini.
La
situazione è precipitata negli ultimi giorni quando il Coordinamento
Antifascista Cagliaritano ha annunciato che avrebbe occupato piazza
Matteotti per impedire la manifestazione razzista a qualunque costo.
Caruso, dietro disposizione della Questura, è stato costretto a rinunciare al concentramento in piazza Matteotti scegliendo infine, nella giornata di ieri, di annullare completamente la manifestazione. Nonostante questo nella mattinata di oggi, mentre i primi manifestanti cominciavano ad affluire in piazza Matteotti al concentramento antirazzista, il leader del gruppo ha provato ad avventurarsi per l'ennesima provocazione in piazza Matteotti armato di smartphone per il live su facebook. Qui, intercettato dai primi manifestanti antirazzisti, ha rimediato schiaffi, offese e sputi rifugiandosi, protetto dalla digos, nel McDonald antistante alla piazza. Tre quarti d'ora dopo un'ambulanza l'ha prelevato mentre la giornata in piazza Matteotti è proseguita con un pranzo e un presidio durato tutto il pomeriggio con i migranti e un centinaio di antifascisti.
Caruso, dietro disposizione della Questura, è stato costretto a rinunciare al concentramento in piazza Matteotti scegliendo infine, nella giornata di ieri, di annullare completamente la manifestazione. Nonostante questo nella mattinata di oggi, mentre i primi manifestanti cominciavano ad affluire in piazza Matteotti al concentramento antirazzista, il leader del gruppo ha provato ad avventurarsi per l'ennesima provocazione in piazza Matteotti armato di smartphone per il live su facebook. Qui, intercettato dai primi manifestanti antirazzisti, ha rimediato schiaffi, offese e sputi rifugiandosi, protetto dalla digos, nel McDonald antistante alla piazza. Tre quarti d'ora dopo un'ambulanza l'ha prelevato mentre la giornata in piazza Matteotti è proseguita con un pranzo e un presidio durato tutto il pomeriggio con i migranti e un centinaio di antifascisti.
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