domenica 24 luglio 2016

pc 24 luglio - Il business Cri/caritas sulla pelle dei migranti a Ventimiglia? - una corrispondenza

Il Secolo XIX di sabato ventitre luglio riporta – sulla pagina digitale dedicata alla provincia di Imperia – un illuminante articolo di Loredana Demer sulla vicenda dei migranti da mesi ormai bloccati a Ventimiglia; il titolo è: “No Borders, ancora fermi a Ventimiglia. Cri e Caritas: se ne vadano, creano solo disagi”, ma la parte interessante è costituita dal corpo del pezzo.
Secondo la ricostruzione effettuata dalla su detta giornalista, il casus belli tra le sedicenti ‘organizzazioni umanitarie’ e gli attivisti della rete No Borders sarebbe stato il tentativo, da parte di questi ultimi, di gestire in proprio una cucina da campo per migranti, in contrapposizione a quella installata nel campo dell’ex Parco Roja dai sedicenti ‘caritatevoli’.
....sembra evidente che le due ‘organizzazioni umanitarie’ – se così si possono definire, visto che la maggioranza dei Centri di identificazione ed espulsione, presenti sul territorio nazionale con diverse denominazioni, sono gestiti da loro – vogliano a tutti i costi gestire la vicenda migranti come meglio credono loro: forse hanno paura di perdere i lauti finanziamenti governativi di cui godono.
Genova, 24 luglio 2016

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