sabato 14 maggio 2016

pc 14 maggio - il fascismo, secondo la Costituzione è un reato, quindi giusto il divieto della manifestazione fasciorazzista di Novara..assolutamente inaccettabile il divieto al controcorteo studentesco. Una coorrispondenza



La pagina online dell’edizione locale della Stampa di giovedì dodici maggio riporta, a firma Barbara Cottavoz, la notizia che il Prefetto di Novara ha vietato il corteo che i fascisti di Forza Nuova avrebbero voluto inscenare il giorno successivo per le vie del quartiere di Sant’Agabio, la zona più multietnica della città.
La motivazione è che le autorità cittadine – tra cui il sindaco Andrea Ballaré – unitamente all’Anpi, ai sindacati di base, ed ai partiti di ‘sinistra’ presenti sul terriorio, ritenevano la parata in questione “una provocazione pericolosa e offensiva”; per contro i topi di fogna si sono subito lamentati: “oggi muore la democrazia”.
In effetti non si può dar loro torto: ma non perché, per una volta, il buonsenso ha prevalso e si è vietata una sfilata di gentaglia che – secondo la Costituzione della Repubblica borghese italiana – non dovrebbe nemmeno esistere, ma perché contestualmente è stato interdetto anche il contro corteo che avevano organizzato gli studenti.
Tutt’altra reazione hanno avuto le autorità locali della provincia di Cuneo quando hanno saputo che per la stessa sera era previsto – presso la sala Falco di corso Dante Alighieri 41 – un incontro pubblico sul tema del lavoro, al quale avrebbe partecipato il capobanda Roberto Fiore.
Nessuno tra chi di dovere si è messo di traverso rispetto ad una simile adunata illegale: soltanto due parlamentari del Partito (sedicente) Democratico – la deputata Chiara Gribaudo e la senatrice Patrizia Manassero – si sono fatte sentire con una nota congiunta che termina con l’affermazione: “a settantun anni dalla Liberazione, noi non dimentichiamo: Cuneo brucia ancora”.

Bosio (Al), 14 maggio 2016

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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