Montréal: più di 10 mila studenti e studentesse in piazza. La polizia attacca il corteo
Verso le 14 la piazza Emilie Gamelin era affollata da migliaia e migliaia di giovani che hanno deciso di scendere in piazza per far sentire la propria voce. Dopo uno stallo di un'ora, dovuto al fatto che la polizia non voleva far partire il corteo perchè gli organizzatori non avevano fornito l'itinerario alle autorità, la marcia è riuscita a lasciare la piazza, sfidando la legge P6 (la quale appunto prevede l'obbligo di fornire l'itinerario di una manifestazione) e riversandosi per le vie centrali della città. Il corteo è stato animato da diversi slogan, striscioni e cartelli contro le misure d'austerity proposte dal PQ. Con la giornata di ieri gli studenti e le studentesse hanno lanciato un chiaro avvertimento ai politicanti in lizza per le elezioni politiche che si terranno il 7 aprile: la scusa del debito pubblico non giustifica le misure d'austerity, come i tagli all'istruzione, alla sanità e l'aumento delle tariffe per l'acqua e l'elettrcità, le quali troveranno una forte opposizione nelle piazze del Canada.
Dopo due ore, quando il corteo si era diretto verso piazza Vittoria verso la sede di Quebecor (la numero uno quebecchese dei massmedia e delle telecomunicazioni), la polizia ha attaccato brutalmente il corteo. All'inizio gli agenti si sono infiltrati tra i manifestanti, sferrando calci e pugni, per eseguire un paio di arresti di persone che indossavano maschere, senza un motivo specifico se non quello di trovare per i media dei mostri da sbattere in prima pagina il giorno seguente. Quando gli studenti e le studentesse si sono opposti a queste violenze gratuite e fermi ingiustificati, la polizia ha deciso di intervenire in modo ancora più radicale soarando lacrimogeni e proiettili di gomma. Durante l'inseguimento del corteo, gli agenti hanno colpito in faccia e buttato giù dalla bicicletta un uomo anziano che si era fermato a guardare la manifestazione. L'uomo è stato trasportato in ospedale, dove gli hanno applicato dei punti. Inoltre, molti manifestanti hanno denunciato il fatto che la polizia abbia in dotazione un'altra tipologia di lacrimogeni rispetto a quelli utilizzati durante le manifestazioni del 2012: l'effetto del nuovo gas è più potente e duraturo. In seguito alle cariche, almeno sei persone sono state arrestate e almeno cinque sono rimaste ferite.
Con la giornata di ieri gli studenti e le studentesse hanno ricordato alla classe politica che non importa chi verrà eletto il 7 aprile, tanto i politici vanno e vengono, mentre il movimento studentesco è sempre nelle piazze, dal 2012, quando le mobilitazioni della scuola e dell'università infiammarono tutto il paese.
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